Monitoraggio Covid, Puglia a rischio moderato: Foggia è la provincia con l’incidenza più alta

L'ultimo monitoraggio del Ministero della Salute conferma l'aumento "rapido e generalizzato rispetto alla settimana precedente" del numero di nuov

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L’ultimo monitoraggio del Ministero della Salute conferma l’aumento “rapido e generalizzato rispetto alla settimana precedente” del numero di nuovi contagi in Italia. In crescita, infatti, sono sia l’incidenza – tornata poco al di sotto della soglia di 50 casi per 100mila abitanti – che l’indice rt.

“La trasmissibilità stimata sui casi sintomatici è in aumento e intorno alla soglia epidemica; la trasmissibilità stimata sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento e sopra la soglia epidemica. Questo andamento va monitorato con estrema attenzione e, se confermato, potrebbe preludere ad una recrudescenza epidemica”, si legge nella nota pubblicata, a corredo dei dati, dal Ministero.

“Nel periodo 6 ottobre – 19 ottobre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,96 (range 0,83 – 1,16), in aumento rispetto alla settimana precedente. Sebbene appena al di sotto della soglia epidemica, si attende, in base a dati in proiezione, il superamento della soglia epidemica nei dati che saranno consolidati la prossima settimana. Aumenta e supera la soglia epidemica l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=1,13 (1,07-1,19) al 19/10/2021 vs Rt=0,89 (0,84-0,93) al 12/10/2021)”.

Ben 18 regioni-province autonome risultano a rischio moderato, tra queste c’è anche la Puglia. Solo la Basilicata, la Sardegna e la Valle d’Aosta sono classificate a rischio basso. Inoltre, in 13 regioni-province autonome si segnala una allerta di resilienza.

La crescita delle circolazione virale non è solo esclusiva dell’Italia. Nella mappa pubblicata dall’European Centre for Disease Prevention and Control, infatti, cominciano a ridursi i territori colorati di verde, ovvero con un tasso di positività inferiore all’1%. In Italia restano in verde Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, provincia di Trento, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Sardegna. Tutte le altre regioni sono colorate di giallo (ovvero con un tasso pari o superiore al 4%), come l’intera Francia, il Portogallo, parte della Spagna, Danimarca, Svezia, Norvegia meridionale, e alcune zone della Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia. Situazione assai più critica andando sempre più a est, come in Romania e nella Regione Baltica, dove si registrano anche le più basse percentuali di vaccinati. Come ha dichiarato l’assessore Lopalco, nelle ultime settimane si è registrato un aumento dei contagi soprattutto nei soggetti di età pediatrica L’aumento dei contagi può essere visto sotto diversi punti di vista, dall’aumento esponenziale del numero di tamponi – grazie ai quali è stato possibile individuare più soggetti asintomatici – all’aumento di casi registrati nelle classi di età pediatrica  (come ha confermato l’assessore Lopalco a FoggiaToday) e quindi non vaccinabili. Una conferma è data anche dal focus sui casi pediatrici (che prende in considerazione il periodo 4-24 ottobre) dell’Iss, che evidenzia una risalita dei contagi sia per gli under 12, sia per i soggetti di età compresa tra 12 e 19 anni che per gli over 19, ma l’aumento più considerevole riguarda in particolare la fascia di età 6-11 anni.

Per quel che concerne i ricoveri, il tasso di occupazione in terapia intensiva è in lieve diminuzione e si attesta al 3,7%, mentre è al 4,5% quello delle persone ricoverate in aree mediche (in lieve crescita). La Puglia fa registrare percentuali in linea a quelle nazionali con il 3,6% di tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e il 4,8% in area medica.

Dall’analisi degli indicatori decisionali, situazione a rischio nella provincia autonoma di Bolzano, dove l’incidenza supera i 100 casi per 100mila abitanti e il tasso di occupazione della terapia intensiva è salito al 7,5% (il secondo dato più alto in Italia). Alta l’incidenza anche in Friuli, dove però la percentuale di posti letto occupati resta abbondantemente sotto soglia. La Puglia – seppur facendo registrare un aumento rispetto al monitoraggio precedente, fa registrare la settima incidenza più bassa. Sono in totale 11 le regioni-province autonome con una incidenza superiore ai 50 casi per 100mila abitanti, soglia fissata dal Ministero della Salute per garantire un corretto tracciamento dei casi.

Coronavirus in Puglia: la situazione provincia per provincia

Alcuni recenti focolai hanno senz’altro inciso sull’aumento esponenziale di nuovi casi in alcune province. Foggia e Taranto sono le uniche due province a far registrare una incidenza superiore ai 50 casi per 100mila abitanti. Balza agli occhi soprattutto la situazione in Capitanata, dove il numero di casi per 100mila abitanti è aumentato dell’85% nel giro di una settimana, passando dai 29,9 casi del periodo 16-22 ottobre ai 55,4 casi del periodo 23-29 ottobre. Ancora più netto l’incremento per Bari (+133%) che però mantiene una incidenza sotto soglia. Situazione epidemiologica stabile nella Bat (dove si registra il numero più basso di casi) e nel Leccese.

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