I porti dell’Adriatico meridionale reggono e reagiscono ai contraccolpi assestati dalla pandemia, segnando una ripresa del +5,8%, rispetto al 2020.
I porti dell’Adriatico meridionale reggono e reagiscono ai contraccolpi assestati dalla pandemia, segnando una ripresa del +5,8%, rispetto al 2020.
Nei primi nove mesi dell’anno, nei cinque scali del Sistema (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli e Manfredonia), sono state movimentate circa 12,75 milioni di tonnellate di merci. Quantitativi che rispecchiano i parametri ante-pandemia e che segnano una significativa crescita rispetto al 2020.
Da un’analisi delle statistiche elaborate dal Dipartimento SIT dell’Ente, attraverso i dati rilevati dal PCS (Port Community System) GAIA, si evincono, inoltre, cambiamenti rilevanti rispetto alle tipologie di merci movimentate. Se da una parte, infatti, si registra, una diminuzione dei flussi delle rinfuse solide, dall’altra aumenta sensibilmente il traffico delle merci in colli (+7,3 milioni di tonnellate). Un dato rilevante se si considera che indica un incremento del +14,3%, rispetto alle quantità registrate nel 2019 e del +26.5%, rispetto a quelle del 2020.
La crescita è direttamente proporzionale all’aumento del numero dei rotabili imbarcati e sbarcati dalle navi, ben 225.180 mezzi, che si traduce in +12,3%, rispetto al 2020 e, soprattutto, +8% rispetto al dato registrato nel 2019.
Il trend è trainato dai quasi 130mila mezzi registrati nel porto di Bari, che hanno movimentato più di 4milioni di tonnellate di merci (+3,3% rispetto al 2019), e decisamente sostenuto dai quasi 96mila mezzi per poco più di 3 milioni di tonnellate del porto di Brindisi (+11% rispetto al 2019).
Sulla scorta di questi dati, in proiezione futura per la fine dell’anno, i porti di Bari e di Brindisi insieme, supereranno i 300 mila mezzi movimentati (circa 1000 al giorno, escludendo i festivi); un risultato che conferma e corrobora il ruolo di snodo cruciale e hub fondamentale di riferimento della navigazione a corto raggio assunto dall’asse Bari-Brindisi nel bacino del Mediterraneo.
Nel porto di Monopoli risulta in aumento la movimentazione delle rinfuse solide che, con più di 145mila tonnellate, registra un +8,8%, rispetto al 2020. Una buona ripresa che tuttavia, ancora, non raggiunge i parametri del 2019, rispetto al quale vi è un calo del 7,2%. Cresce nettamente, invece, con +40%, il traffico di rinfuse liquide, rispetto al 2020.
Traffico in netto aumento anche nel porto di Manfredonia, con 330mila tonnellate rinfuse solide movimentate, che si traduce in una crescita del +2% rispetto al 2020 e del 34,6% rispetto al 2019. Anche la movimentazione di rinfuse liquide segna un incremento del +15%.
Il porto di Barletta riprende a movimentare i quantitativi di rinfuse liquide del 2019; nei primi nove mesi dell’anno, infatti, si registra un +32.6%, rispetto al 2020, superando le 250mila tonnellate di merce.
Segnali di ripresa vengono anche dai dati relativi al flusso dei passeggeri.
Per quanto attiene al traffico traghetti, nei porti del Sistema, sono transitate 912mila persone, un risultato che indica una ripresa complessiva del +85% rispetto al 2020. Il dato è composto dal +105% di Bari e dal +48% di Brindisi.
Un vero e proprio boom si registra, invece, nel comparto crocieristico, il cui traffico era stato praticamente azzerato, nel 2020, dall’emergenza sanitaria.
Nonostante le restrizioni ancora in vigore, infatti, il trend di crescita, rispetto al 2020 è, addirittura, a 4 cifre: +2.900%.
Il divario con il 2019 non può, ancora, essere colmato per effetto non solo delle limitazioni dettate dallo stato di emergenza ancora in corso, ma anche dai dati statistici relativi ai mesi del primo semestre dell’anno 2021, durante i quali vi era il fermo totale delle crociere a causa, appunto, della pandemia.
“Analizzando questi dati e parametrandoli con i risultati conseguiti dagli altri scali non possiamo che essere felici e ottimisti per l’immediato futuro, -commenta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Ugo Patroni Griffi. Gli effetti del trend di crescita dei nostri porti si ripercuotono nelle attività imprenditoriali che popolano le aree retroportuali e industriali del Sistema dell’Adriatico meridionale. Nel periodo buio della pandemia abbiamo investito moltissimo, a sostegno del settore crocieristico, diversificando i servizi offerti in tutti i porti e puntando sul mercato luxury negli scali di Barletta, Manfredonia e Monopoli, dove, con i fondi del progetto Themis (programma Interreg VA Greece-Italy 2014/2020), abbiamo realizzato strutture di accoglienza leggere e funzionali. I primi effetti positivi li abbiamo registrati immediatamente, – conclude Patroni Griffi- hanno già scalato i nostri porti e programmato toccate per i mesi a venire navi delle rinomate compagnie Grand Circle, Wind Star Cruises e Majestic International Cruises. I porti maggiori, Bari e Brindisi, invece, consolidano il loro appeal, posizionandosi in maniera competitiva sul mercato internazionale. I numeri ci attestano che la rotta che stiamo solcando è quella giusta”.
Sulla base gli elaborati statistici, i primi tre trimestri del 2021, 91 navi da crociera hanno scalato i porti del Sistema dell’Adriatico meridionale, ben 80 accosti in più rispetto al 2020. Una ripresa confortante rispetto all’anno precedente, tuttavia si sconta ancora il -62% di differenziale rispetto al 2019, anno tra i più performanti dell’AdSP MAM, per quanto attiene il traffico crocieristico.
Secondo il Rapporto Italian Cruise Watch di Risposte Turismo il porto di Bari dovrebbe chiudere l’anno 2021 con più di 200mila passeggeri, portandosi al 4 posto della classifica nazionale.
Bari, 27 ottobre 2021
COMMENTI