A Zapponeta è duello tra parenti, il prossimo sindaco sarà un Riontino: dall’opposizione Giuseppe sfida l’ex vicesindaco Vincenzo

Riontino contro Riontino, non è un caso di omonimia: a Zapponeta i candidati a sindaco sono parenti alla lontana, politicamente agli antipodi. Vincenz

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Riontino contro Riontino, non è un caso di omonimia: a Zapponeta i candidati a sindaco sono parenti alla lontana, politicamente agli antipodi. Vincenzo Riontino, 32 anni, attuale vice sindaco, candidato alle elezioni regionali del 2020 nella civica di Fitto ‘La Puglia Domani’, dopo l’investitura di Vincenzo D’Aloisio, “il sindaco che portava i bambini a scuola con la sua Panda” che ha rinunciato a tentare il bis, è il candidato di ‘Zapponeta nel cuore’ nel segno della continuità. Giuseppe Riontino, 35 anni, è il candidato sindaco di ‘Salviamo Zapponeta’, cugino del padre del suo avversario e consigliere comunale di opposizione.

Capita nei comuni inferiori a 15mila abitanti che le famiglie si dividano in liste contrapposte, più raro il caso di candidati sindaco uniti da legami di parentela. Risale al 1993 l’ultimo precedente in cui i cittadini di Zapponeta si ritrovarono lo stesso cognome sulla scheda: allora i due candidati a sindaco erano Savino Di Noia e Francesco Di Noia.

La circostanza, nota di colore per gli osservatori esterni, è un particolare decisamente trascurabile per la comunità. La sfida, a dirla tutta, per il momento non appare per niente sentita. Irritualmente, è una campagna elettorale in sordina, piatta, senza mordente, quando nelle precedenti tornate è stata sempre piuttosto accesa e caratterizzata da una vivace dialettica politica.

Finora si è presentata alla città con un comizio solo ‘Zapponeta nel cuore’. “I miei sforzi sono stati massimi in questi cinque anni, ho dato tutto me stesso per il nostro comune e saranno ancora maggiori”, promette il candidato sindaco Vincenzo Riontino. Mano sul cuore, effetti speciali, fuochi d’artificio e coriandoli, alla prima uscita ha parlato di una campagna elettorale senza sfida e senza avversari e si è limitato a presentare i candidati: “Abbiamo costruito una squadra inserendo nuove energie in aggiunta agli attuali amministratori comunali, con l’intento di continuare sulla strada che in questi anni abbiamo tracciato”.

Sono 12 i candidati alla carica di consigliere comunale della lista ‘Zapponeta nel cuore’: Matteo Capocchiano; Nicola La Macchia; Michele La Macchia (assessore all’Agricoltura); Giuseppe Bonito; Giuseppe La Macchia; Concetta De Feo (attuale presidente del Consiglio comunale); Francesco De Feo; Nicola De Martino; Nicola Di Tommaso; Isabella Mastropasqua (assessore al Bilancio); Francesco Riontino, detto Pio, segretario cittadino del Pd; Luigi Di Noia.

Le new entry sono cinque. Segni particolari la giovinezza, con una media di 35 anni: il candidato più giovane ha 24 anni, e hanno quasi tutti tra i 30 e i 40 anni.

Premio simpatia a Giuseppe Bonito, il candidato più avanti con l’età (52 anni) che non ce l’ha fatta cinque anni fa e ci riprova: “Questa è la seconda volta su questo palco come candidato consigliere – ha detto in occasione della presentazione della lista – e spero che sia la volta buona”.

Per come si stavano mettendo le cose a Zapponeta, Vincenzo Riontino rischiava di vedersela solo con il quorum e non avrebbe neanche creato la lista civetta che va tanto di moda. Invece, il Consiglio si comporrà di una maggioranza e di una opposizione.

Si sapeva ben poco, fino a pochi giorni fa, delle intenzioni del competitor e della sua lista. Per ora, niente comizio né manifesti. Giuseppe Riontino è un militare, per cinque anni all’opposizione, che ha scelto di “continuare il percorso” e non disperdere questa esperienza.

Parte da una citazione per spiegare le ragioni del suo impegno: “Dove non osa il coraggio degli individui, regna l’abitudine. La nostra avventura elettorale parte da questa frase, una sfida per la vittoria della  democrazia, niente di più – afferma Giuseppe Riontino – La nostra lista ‘Salviamo Zapponeta’ è il punto di rottura con il recentissimo passato, e forse sarà l’inizio del vero rinnovamento, e checché se ne dica, raccoglie gente che ha più di una competenza, ma soprattutto porta con sé i valori della vita, amicizia, lealtà, onestà e spirito di sacrificio. Abbiamo l’obbligo morale di proporre una alternativa concreta alla gente di Zapponeta. La nostra lista è il punto di svolta vero, unica alternativa al regno dell’abitudine che ci trasciniamo, ahimè, da un po’ di tempo nel governo del nostro piccolo comune. Puntiamo alla vetta e sappiamo che la strada è in salita e non è una delle più comode ma ci proverò, anzi ci proveremo”.

Nel suo programma elettorale, parla di una “disastrosa situazione economico-finanziaria dell’ente comune, messa in evidenza dal revisore dei conti” e si ripromette un’azione di “risanamento delle casse comunali”, oltre che una “massima trasparenza amministrativa”. Nelle prime di dieci pagine, si considera indispensabile una “rigorosissima politica di bilancio”, con l’impegno prioritario di sperimentare forme di bilancio socio-partecipativo che aprono la macchina comunale alla partecipazione dei cittadini. Taluni spunti derivano, evidentemente, dagli oppositori più acerrimi dell’amministrazione uscente e proprio dal programma si evincono le principali critiche. Sono 9 i candidati della lista ‘Salviamo Zapponeta’: Antonio Marco Proce (detto Marco); Gerarda Del Vecchio; Giacomo Metta; Francesca Mastropasqua; Mauro La Macchia; Pasqua Del Vecchio; Pietro Tolentino; Francesco Logoluso e Michele Lopez.

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