Maxi-frode nel settore agroalimentare: fiamme gialle sequestrano un milione di litri di vino con falsa indicazione di origine, commerciate nel Foggian
Maxi-frode nel settore agroalimentare: fiamme gialle sequestrano un milione di litri di vino con falsa indicazione di origine, commerciate nel Foggiano e sostenute da false ‘dichiarazioni di vendemmia’. Denunciati 8 responsabili.
In particolare, il personale dell’Ispettorato Controllo Qualità e Repressione Frodi Bari e militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza Foggia nei giorni scorsi hanno sottoposto a sequestro circa un milione di litri di vino comune venduto con etichette riportanti false indicazioni di origini protette IGP, denunciando 8 responsabili alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia.
Nell’ambito dell’intensificazione delle attività a contrasto della contraffazione in agricoltura, a tutela del consumatore e del made in Italy, finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Foggia e funzionari dell’Ispettorato Controllo Qualità Repressione Frodi (ICQRF) del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali hanno condotto una mirata azione investigativa nel settore vitivinicolo, individuando un’azienda vinicola della Provincia di Foggia che risultava aver commercializzato oltre 1,5 milioni di litri di vino con marcatura IGP falsa. Primitivo, Chardonnay, Pinot grigio, Falanghina, Merlot, le qualità di vino illegalmente immesse sul mercato.
Le risultanze delle banche dati in uso all’ICQRF e alla Guardia di Finanza, supportate da aerofotogrammetrie specifiche dei terreni interessati dalle “presunte” coltivazioni di uve a indicazione geografica tipica o protetta, hanno permesso di ricostruire e rilevare gravi anomalie tra le tipologie di uva effettivamente prodotte e quelle formalmente conferite in azienda vinicola, nonché in ordine alla reale capacità produttiva di uva dei terreni coltivati messi sotto la lente dagli investigatori.
Sono state eseguite perquisizioni mirate per verificare le discrasie ipotizzate, che si sono concluse con il riscontro dell’illecita condotta tenuta dall’azienda vinicola oggetto di controllo e da 6 produttori di uve che hanno rilasciato false ‘attestazioni di vendemmia’ in ordine al conferimento di uve IGP.
Al vaglio della Procura di Foggia, che coordina le indagini, è stata rimessa dagli organi inquirenti anche la posizione di un Centro Assistenza Agricola (CAA) della Provincia di Foggia che ha predisposto ed inviato telematicamente alle competenti Autorità artefatte dichiarazioni di produzione relative alla campagna vitivinicola 2020.
L’attività investigativa si è conclusa con il sequestro di 917.205 litri di mosti e vini IGP Puglia con indicazione di vitigni e vini varietali falsamente rivendicati; la contestazione, per avvenuta immissione in commercio, di ‘consumato in frode’ di 602.465 litri di analoghi mosti e vini IGP Puglia con indicazione di vitigni e vini varietali, falsamente rivendicati; la denuncia di 8 soggetti quali responsabili, a vario titolo, dei reati di frode in commercio, contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, falsità in registri e notificazioni e in documenti informatici.
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