Altre 2,5 milioni di dosi in Italia, 2 milioni sono AstraZeneca. BioNTech: vaccino per chi ha 12-15 anni in Ue a giugno

Nei frigoriferi in Italia ci sono ora circa 5,5 milioni di dosi di vaccini, un arsenale pacifico pronto per la vera campagna di immunizzazione di mass

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Nei frigoriferi in Italia ci sono ora circa 5,5 milioni di dosi di vaccini, un arsenale pacifico pronto per la vera campagna di immunizzazione di massa e l’uscita dall’interminabile incubo del Covid. Con i 2 milioni di ‘shot’ di AstraZeneca e il mezzo milione tra Moderna e Johnson&Johnson arrivati oggi e in distribuzione alle Regioni l’obiettivo inseguito inutilmente ad aprile delle 500 mila somministrazioni al giorno diventa solo una questione logistica.

Tanto più considerando che a maggio sono attesi 15 milioni di vaccini – forse 17 secondo il commissario Francesco Figliuolo (a fronte dei 9 di aprile) – e a giugno addirittura 31 milioni, più di un milione al giorno in media. Insomma la campagna potrebbe raggiungere finalmente i livelli di quelle in Gran Bretagna (518 mila dosi giornaliere nell’ultima settimana) o negli Stati Uniti.

La campagna di immunizzazione è strettamente collegata alle prossime riaperture, per le quali si terrà conto tra l’altro della percentuale di popolazione vaccinata. Ma i governatori tornano a criticare il sistema dei colori.

L’azienda farmaceutica tedesca BioNTech ha annunciato che da giugno il suo vaccino anti-Covid, prodotto in collaborazione con Pfizer, sarà disponibile per la fascia d’età 12-15 anni. L’amministratore delegato dell’azienda, Ugur Sahin, ha detto al settimanale Der Spiegel di essere “nella fase finale” della preparazione per la domanda di approvazione all’Ema. La valutazione dei test “richiede in media da quattro a sei settimane”, ha aggiunto.

Se non cambia la situazione e non succede “qualcosa di atipico” e se ci saranno le autorizzazioni, “i bambini sopra i 12 anni potranno essere vaccinati al più tardi nelle ferie estive” in Germania, ha detto il ministro della Salute Jens Spahn, in conferenza stampa a Berlino. Spahn ha spiegato che vaccinare i bambini farebbe “un’importante differenza”. “Vediamo come fra i 6 e i 20 anni ci sia adesso uno sviluppo iper-proporzionale della malattia”, ha aggiunto. Ieri in Germania è stato raggiunto un nuovo record sul fronte della campagna vaccinale con 1.088.952 dosi somministrate in un giorno. Stando ai dati del Robert Koch Institut, è stato vaccinato finora con la prima dose il 25,9% della popolazione e il 7,5% con la seconda.

Intanto, l’azienda farmaceutica americana Moderna ha annunciato che nel 2022 produrrà 3 miliardi di dosi del suo vaccino anti-coronavirus.  L’azienda, il cui vaccino funziona con la tecnologia del Rna messaggero come Pfizer, ha anche rivisto le stime di produzione per il 2021 e spera di essere in grado di fornire tra gli 800 milioni e 1 miliardo di dosi quest’anno.

L’Italia dovrebbe aver raggiunto l’obiettivo delle 500mila dosi al giorno. Lo ha detto il commissario per l’emergenza Francesco Figliulo nel corso della registrazione di ‘Porta a Porta’. “I dati mi danno una proiezione di una forbice (tra le 480-520mila) che dovrebbe essere attorno al target” ha detto sottolineando che ci sono “le potenzialità per arrivare anche a 600-700mila”. Figliulo ha poi rinnovato la richiesta di seguire il piano “in maniera strutturata e ordinata: questo ci può portare ad uscire e a far sì che tutti i cittadini si sentano figli dello stesso padre, che poi è l’Italia e la nostra costituzione”.

Entro “la metà di luglio il 60%” degli italiani “dovrebbe aver avuto la prima e la seconda dose” di vaccino. Lo ha detto durante la registrazione di ‘Porta a Porta’ il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo sottolineando che in base ai piani l’immunità di gregge all’80% è “auspicata per la fine di settembre”. “Credo che in questo modo – ha aggiunto – si passerà un’estate abbastanza tranquilla, fermo restando che servirà ancora utilizzare la mascherina, rispettare il distanziamento e l’igiene”.

Persone in attesa del vaccino a Brescia © ANSA

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