“Ci si potrà vaccinare non solo negli ospedali, ma anche nelle aziende, nelle palestre e nei parcheggi”. Lo aveva detto a metà marzo il premier Mario
“Ci si potrà vaccinare non solo negli ospedali, ma anche nelle aziende, nelle palestre e nei parcheggi”. Lo aveva detto a metà marzo il premier Mario Draghi, accendendo negli italiani quella scintilla di speranza che da un anno a questa parte a volte è difficile trovarla persino accanto al nome del Ministro della Salute, Roberto.
I medici di base di Manfredonia, una quarantina, immediatamente si sono attivati per raccogliere l’appello ed insieme hanno avuto un’idea grandiosa: utilizzare le palestre delle scuole sipontine, al momento chiuse e vuote, per creare dei punti vaccinali in città, i cosiddetti hub. Per poter procedere a tamburo battente, hanno poi pensato di organizzarsi nelle ore extra ambulatoriali, in modo tale da poter essere sempre presenti nei punti vaccinali con turnazioni continue. Una proposta che potrebbe far diventare Manfredonia un esempio per l’intera Capitanata ed un fiore all’occhiello in Puglia.
Il tutto è nato durante un incontro tenutosi lo scorso 21 marzo e subito l’idea è stata lanciata al Comune di Manfredonia, da cui dipendono le scuole elementari e medie con le relative palestre, registrando però a ben tre settimane di distanza il più assoluto silenzio.
I medici sipontini non si sono comunque persi d’animo, incassando prima la possibilità di vaccinare presso la parrocchia Sacra Famiglia e, notizia delle ultime ore, anche dal vescovo Padre Franco Moscone in persona, l’utilizzo del seminario diocesano. Qui sarebbe possibile creare ben 10 postazioni che sicuramente darebbero un’importante accelerata alle vaccinazioni in città.
“Il vescovo ha accettato immediatamente e non ci ha fatto ripetere due volte la proposta”, hanno commentato entusiasti i medici. Un gesto molto importante quello di padre Franco, a cui speriamo possano accodarsi a breve anche i commissari, mettendo a disposizione le palestre delle scuole come suggerito da Draghi.L’unica arma che abbiamo contro questa pandemia è quella del vaccino e non possiamo permetterci di sprecare nemmeno un minuto o una dose se vogliamo vincere la guerra.
Maria Teresa Valente
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