Regione Puglia, via libera a investimenti per 1,4 mld in 5 anni per contrastare povertà educative

Estensione del tempo prolungato nelle scuole per l’infanzia e creazione dei poli per l’infanzia per aumento i posti nei nidi pubblici: è una parte del

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Estensione del tempo prolungato nelle scuole per l’infanzia e creazione dei poli per l’infanzia per aumento i posti nei nidi pubblici: è una parte della strategia che impegnerà tre assessorati per contrastare le povertà educative in Puglia.

E’ stato presentato questa mattina il programma della Regione che porta le firme degli assessori Sebastiano Leo (Istruzione), Rosa Barone (Welfare) e Massimo Bray (Cultura). Previsti investimenti per un fabbisogno finanziario di oltre 1,4 miliardi di euro in 5 anni, di cui circa la metà, cioè 660 milioni di euro, per uno straordinario piano di investimenti infrastrutturali in edilizia scolastica e per il piano nidi da finanziare con fondi europei.

«Con questo documento – ha detto Leo – la Puglia segna una svolta nella lotta alle povertà educative perché assegna massima priorità all’istruzione e ai bisogni educativi e sociali dei bambini e ragazzi. Centrale nella strategia regionale è l’investimento sul sistema dell’educazione, istruzione e formazione regionale con quattro linee d’intervento prioritario: l’estensione del tempo prolungato a tutta la scuola per l’infanzia e progressivamente alla scuola primaria; la piena attuazione in Puglia della cosiddetta «Riforma 0-6» con la rete dei Poli per l’infanzia e l’incremento dell’offerta di posti-nido per i bambini 0-2 anni; la prosecuzione della battaglia contro la dispersione scolastica sia nella scuola che nella formazione professionale». Il documento è stato presentato oggi da Titti De Simone, responsabile dell’attuazione del programma di governo. La Puglia è la prima Regione che mette a sistema una strategia regionale.

Saranno fatti investimenti sia infrastrutturali che sui servizi e gli aiuti immateriali; interventi volti a potenziare l’offerta didattica, formativa e quella socio-educativa e culturale complementare; interventi per sostenere le famiglie più fragili o con articolati bisogni di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; interventi per lo sviluppo di nuova economia sociale e nuova economia culturale. “La povertà educativa – ha evidenziato l’Assessore Bray – necessita di un approccio interdisciplinare, integrato e articolato. Serve adottare misure strutturate che diano più strumenti e risorse alle nostre comunità educanti. «Costruire una strategia regionale tra più assessorati per il contrasto alla povertà educativa – ha commentato l’assessora Rosa Barone – è necessario affinché la Puglia possa esercitare un ruolo attivo nel percorso di attuazione della Next Generation EU, che la commissione europea finanzierà con il Recovery Fund. Una sinergia che ha dato vita anche al percorso per arrivare all’agenda di genere- I dati sulla povertà educativa impongono una seria riflessione, se solo pensiamo che il tasso di dispersione scolastica in Puglia risulta pari al 17,9% di tutti gli alunni».

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