Sapori e tradizioni del Carnevale all’istituto Michele Lecce di Manfredonia

Nella giornata del 12 febbraio 2021,  l’I.P.E.O.A “ Michele Lecce “, Istituto Alberghiero, con sede a Manfredonia e San Giovanni Rotondo, in coerenza

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Nella giornata del 12 febbraio 2021,  l’I.P.E.O.A “ Michele Lecce “, Istituto Alberghiero, con sede a Manfredonia e San Giovanni Rotondo, in coerenza e continuità con il periodo e la tradizione carnascialesca, ormai alle porte, ed in considerazione del suo essere uno degli elementi caratteristici e connotativi della splendida comunità manfredoniana, per non accantonare le tradizioni che, al di là del momento pandemico, devono essere rispettate, ha voluto fortemente aderire ad una manifestazione a tema, ovviamente, nel massimo rispetto dei protocolli di prevenzione. Manifestazione che consentisse di non marginalizzare la tradizione carnevalesca, sia perché radicata fortemente nella cultura sipontina, sia perché la predetta comunità educante volesse promuovere il rispetto delle tradizioni, affinché, attraverso di esse, i ragazzi comprendano ciò che sono e ciò che saranno. La qual cosa, è possibile solo a partire dal rispetto delle tradizioni del territorio a cui appartengono, ma anche valorizzando i saperi, i sapori e non smentendo la natura solidale che l’insegnamento, a prescindere da tutto, deve avere. “Una rappresentanza minima dei nostri alunni, non più di 10 o 12, all’interno di uno spazio congruo, nel rispetto assoluto del distanziamento“ ,ha dichiarato il Professor Luigi Talienti, Dirigente Scolastico, “ha presentato innanzitutto l’abito che hanno realizzato loro stessi nella scorsa edizione del Carnevale, su adesione spontanea, chiedendo al sottoscritto la possibilità di trattenersi a scuola, oltre il tempo scuola. Naturalmente, l’autorizzazione è stata concessa loro immediatamente perché, se i ragazzi restano a scuola, sono automaticamente avviati ad un processo di crescita, assistito e supportato. Dunque, hanno presentato questo loro simbolo del Carnevale, il loro segno distintivo. Il quale, se vogliamo, è diventato uno dei nostri segni distintivi ed emblematici, perché rappresenta la creazione dei nostri ragazzi. Una rappresentazione, quella dello scorso anno, che ha consentito all’Istituzione scolastica di ottenere un riconoscimento: sicuramente, uno dei più significativi, quale quello sulla regolarità di condotta. Di conseguenza, nel corrente anno scolastico, in cui l’insegnamento dell’educazione civica diventa obbligatorio, ritengo che esso sia un elemento di forza, attraverso cui il premio vada a conferire valore alle azioni formative messe in campo dagli operatori dell’educazione: cioè dai docenti, quotidianamente. Di seguito, sono stati presentati, sia nella fase di realizzazione che in quella esecutiva, dei piatti caratteristici della tradizione, cui è stata affiancata la preparazione di un cocktail, a completamento del servizio, che i ragazzi hanno offerto a supporto della realizzazione dell’iniziativa. Detto questo, ciò ch’è stato realizzato oggi, automaticamente, lo abbiamo devoluto alla Caritas Diocesana, rappresentata dalla figura del suo direttore: Don Luciano Pio Vergura. Quindi, lezioni, formazione, saperi, sapori. Ma, soprattutto…solidarietà. Per noi, oggi, si chiude un cerchio…Un ulteriore cerchio, che suggella quanto il compimento di queste iniziative, sia emblema di amore e dedizione con cui, nella nostra quotidianità, cerchiamo di supportare la crescita dei nostri ragazzi. L’obiettivo principale di una comunità educante, infatti, è quello di garantire una formazione compiuta, complessa e di qualità ai propri ragazzi. Spero vivamente che, l’anno prossimo, tutto possa tornare alla normalità, per dare un supporto concreto alla realizzazione di iniziative formative e costruttive, che possano garantire la partecipazione più massiccia possibile dei nostri studenti. Provo, naturalmente, un profondo dispiacere per i tanti ragazzi che avrebbero voluto partecipare a quest’attività, perché la nostra è una comunità che, sinergicamente, è votata ad essere sempre operativa, nella sua interezza. Quindi, tutti avrebbero dovuto e potuto partecipare, se fosse stato possibile, sebbene siano stati degnamente rappresentati da quei ragazzi che, oggi, si sono prodigati nel servizio. Della realizzazione di questa iniziativa, sentiti ed affettuosi ringraziamenti vanno rivolti al sempre disponibile personale docente, agli assistenti tecnici ed ai collaboratori scolastici, che si sono prodigati nelle operazioni di igienizzazione dei locali e degli spazi didattici. A coloro che ci hanno coinvolti e resi partecipi di questa bellissima ed arricchente iniziativa. Ma, soprattutto, la mia e nostra affettuosa riconoscenza va ai ragazzi, che ringrazio ogni giorno, perché sono l’essenza e linfa vitale del nostro lavoro. “

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Giulia Rita D’Onofrio.

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