“Le nomine di Emiliano: saldi di fine stagione?”

 La settimana politica si chiude in maniera pittoresca o, peggio ancora, comica. Ci sarebbe, infatti, da ridere se non fosse che quanto accaduto è sco

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 La settimana politica si chiude in maniera pittoresca o, peggio ancora, comica. Ci sarebbe, infatti, da ridere se non fosse che quanto accaduto è sconcertante.

Stiamo parlando delle nomine del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che, in un colpo solo, si fa beffe da una parte della comunità di Manfredonia e dall’altra della Capitanata intera, suscitando comprensibili reazioni negli eletti del PD che è il suo partito (e anche il più suffragato della coalizione che lo sosteneva). Mai come in questo momento siamo soddisfatti di aver compiuto una scelta indipendente alle scorse elezioni regionali.

Come AgiAMO Manfredonia riteniamo imbarazzante la nomina a consigliere politico per l’ambiente del “già sindaco sipontino”. Non solo per la totale mancanza di competenze specifiche o per aver guidato un’amministrazione sciolta per infiltrazioni criminali – dati di fatto incontrovertibili comunque, tant’è che è stato giudicato responsabile e dichiarato incandidabile – quanto piuttosto per la totale incapacità del ‘nominato’ di gestire i soldi pubblici.

È noto lo stato dei bilanci del Comune di Manfredonia?
Leggendoli e studiandoli è evidente il segno della cattiva gestione pubblica portata avanti nella nostra città negli ultimi decenni. Certo, l’ex primo cittadino era in buona compagnia, ma nella sua carica avrebbe potuto e dovuto mettere in campo azioni e strumenti più efficaci rispetto ad un piano di riequilibrio che fa acqua da tutte le parti.
Lo diciamo con estrema franchezza, quell’incarico getta una luce sinistra (è proprio il caso di dirlo) sulla Giunta Regionale e sul Governatore in particolare e andava evitato per ragioni di opportunità politica e reputazionale.

Per non parlare dell’esordio da assessore della foggiana pentastellata Rosa Barone.
Ci chiediamo: ma è la stessa persona che in campagna elettorale durante i comizi inveiva continuamente contro Emiliano?

Ricordate lo slogan “Mai con Emiliano” prima del voto, trasformatosi in “Con Emiliano” immediatamente dopo?

Davvero vuole far credere ai cittadini di aver accettato di sedersi con il “nemico” per puro spirito di servizio?

E, ancora, non ha nulla da dire sulla imbarazzante (per la Giunta regionale) nomina di un soggetto che, in passato, non perdeva occasione per criticare?

Lo confessiamo, ci manca un suo tonitruante ‘selfie’ di spiegazione, invece di un silenzio imbarazzato, scomodo anche per il M5S della sua Foggia e per il locale Meetup 5 Stelle che, in un comunicato condiviso con altre associazioni, con un suo rappresentante (?) – Raffaele Fatone (Presidente del locale Rotary Club) – esprime la propria contrarietà alla nomina dell’ex amministratore sipontino.

O forse questi incarichi, su cui la Barone tace sperando di passare inosservata, fanno parte dei percorsi di condivisione di temi che l’han fatta entrare nella giunta regionale?

Non sono invece sintomo di incoerenza fra parole dette solo per intercettare consensi e fatti fin troppo chiari nella loro disarmante verità?

Egregio Presidente Emiliano, l’abbiamo vista esultare perché siamo ancora ‘arancioni’ ma, ci consenta, qui piuttosto c’è da diventar rossi per la vergogna.

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AgiAMO Manfredonia

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