La Porta per Siponto archeologica

DA AREA archeologica a Parco archeologico. Non è un semplice gioco di denominazione bensì di un cambio sostanziale nella considerazione e dunque nel

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DA AREA archeologica a Parco archeologico. Non è un semplice gioco di denominazione bensì di un cambio sostanziale nella considerazione e dunque nella organizzazione di un patrimonio archeologico di grande valore culturale e civile ma purtroppo rimasto neglettamente allo stato di idea. Nonostante la presenza di un museo nazionale archeologico i cui strepitosi reperti hanno le radici in quell’area sipontina i cui “tesori” nascosti sono ampiamente illustrati nei libri di settore.
A SCUOTERE il torpore nel quale quel filone di straordinario interesse culturale ma con forti agganci con il turismo, il successo strepitoso riscosso dalla basilica di Tresoldi, una ricostruzione immaginaria in filo di ferro di quella che poteva essere lo sviluppo della basilica paleocristiana della quale sono rimaste le fondamenta. Una ricostruzione che ha colpito l’immaginazione collettiva tanto che ha richiamato visitatori a migliaia. Una folla che ha messo a nudo le carenze di base di una “area archeologica” fino ad allora rappresentata dalla basilica del XII secolo dedicata a Maria SS. di Siponto. I pur cospicui investimenti del Ministero dei beni culturali per supportare quell’area con adeguati servizi, non hanno risolto il problema. Il vulnus che si andava evidenziando sempre più pressante, era costituito dall’accesso all’area sipontina.
LO STESSO Ministero ha sollecitato ripetutamente il comune di Manfredonia a pianificare una valida alternativa viaria d’accesso ancor oggi costituita dal tratto dismesso della SS89, coincidente con il decumano massimo dell’antica Siponto. Nodo fondamentale per ricucire le diverse aree archeologiche (l’anfiteatro, l’area portuale, gli ipogei) per farne un unico organico Parco archeologico. La soluzione studiata è il declassamento della ex SS89 a strada di servizio al Parco, e la realizzazione di un nuovo svincolo sulla circonvallazione sul quale trasferire tutto il traffico in entrata da sud: la porta sud per “Siponto Archeologica”.
LA PROPOSTA di progetto è stata presentata nel 2019 al CIS Capitanata. Un progetto strategico teso a costituire un vero Parco Archeologico nell’ambito dell’area dell’antica città di Siponto ed a connettere tra loro tutte le emergenze, da quelle storiche/archeologiche a quelle naturalistiche, presenti nell’intero territorio sipontino. Nel giro di un anno la Commissione straordinaria al comune di Manfredonia è riuscita a realizzare lo studio di fattibilità dell’opera e ad approvarlo. La spesa prevista è di 4,5 milioni di euro. Appena il Cis lo finanzierà andrà in appalto.
OPERE focali del nuovo assetto viario, sono un nuovo cavalcavia per consentire gli ingressi e le uscite in entrambe le direzioni (Gargano e Foggia) dalla circonvallazione, e un secondo ponte che scavalca la linea ferroviaria attualmente dismessa, che si raccorderà attraverso il comparto CA1 e CA2, con il tratto di strada S4 che si innesterà su una nuova rotatoria che redistribuirà i traffici veicolari per viale Michelangelo, la S2,via Di Vittorio, Siponto e il Parco. Il nuovo cavalcavia è stato pensato come elemento identitario che segnala agli automobilisti la direzione per il Gargano e per il Parco Archeologico di Siponto. Il parapetto sagomato con materiali che richiamano il paesaggio garganico, porterà bene in evidenza “Siponto Archeologica”.
L'immagine può contenere: pianta e spazio all'aperto
Michele Apollonio

 

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