Covid Puglia, piattaforma regionale in ritardo: slitta all’11 gennaio avvio test rapidi in studi medici

Medici di base e pediatri di libera scelta pugliesi saranno obbligati, come da accordo siglato lo scorso 20 novembre, ad effettuare i tamponi antigeni

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Medici di base e pediatri di libera scelta pugliesi saranno obbligati, come da accordo siglato lo scorso 20 novembre, ad effettuare i tamponi antigenici ai pazienti Covid e a svolgere attività di contact tracing solamente dal prossimo 11 gennaio.

Slitta quindi in Puglia l’avvio dell’intesa che avrebbe dovuto essere messa in pratica da fine novembre, un rinvio dovuto al ritardo con cui è stata attivata la piattaforma regionale di gestione dei pazienti sospetti Covid.

E’ quanto deciso durante l’ultimo Comitato regionale permanente tra Regione Puglia e medici che si è tenuto il 23 dicembre scorso: «In ragione della necessaria attività formativa e del periodo festivo – si legge nel verbale finale – si concorda che, operativamente, gli obblighi rinvenienti dall’accordo sottoscritto in data 20 novembre e richiamati dall’ordinanza presidenziale decorreranno dal giorno 11 gennaio 2021».

L’intesa prevede che i medici di base e i pediatri debbano effettuare, nei propri studi o in strutture individuate dalle Asl, i test rapidi ai contatti stretti asintomatici al termine della quarantena di 10 giorni. Non solo: dovranno prendere in carico il paziente con sintomi Covid e prenotare il tampone molecolare; potranno disporre l’isolamento fiduciario ad esito positivo del tampone, stabilendo la data di inizio e fine della quarantena.

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