Manfredonia si indigna per i post del “Generale Marasco”

Una nota stampa per dire basta alle intemperanze di Giuseppe Marasco, personaggio pittoresco di Manfredonia, molto seguito sui social. Contro di lui u

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Una nota stampa per dire basta alle intemperanze di Giuseppe Marasco, personaggio pittoresco di Manfredonia, molto seguito sui social. Contro di lui un comunicato congiunto, firmatari Maria Teresa Valente, presidente CON Manfredonia, Innocenza Starace, portavoce Verdi Manfredonia, Angela La Torre, Pasquina Marasco, Lidia Piccolo, Michela Quitadamo, Molo21, Rosa Porcu, coordinamento Salute & Ambiente Manfredonia e Sonia Pinto, blogger di Manfredonia.

“Italiani, popolo di poeti, santi e navigatori – scrivono nel comunicato -. Ma anche di quelli che ‘passata la festa, gabbato lo santo’. Non si è fatto nemmeno in tempo a chiudere la settimana dedicata ad eventi, iniziative e manifestazioni contro la violenza sulle donne, che questa mattina è spuntato sui social un post d’incredibile volgarità a firma del Generale Giuseppe Marasco, presidente nazionale Civilis (ente di promozione ‘culturale’!?!) nonché responsabile operativo (come evidenzia egli stesso sulla sua pagina fb) del C.O.C. Centro Operativo Comunale di Protezione Civile del Comune di Manfredonia. Ebbene, il signor Marasco molto (poco) goliardicamente, con la foto di un fondoschiena femminile in primo piano sulla spiaggia, spiega che ‘anche questa è Manfredonia’, aggiungendo: ‘tutto l’anno, vi aspettiamo’.

Non è possibile accettare passivamente che una persona che veste una divisa autorizzata dalla Prefettura di Foggia (prot. n° 2791/29.2 del 12.12.1991) nonché un ufficiale di Polizia Giudiziaria (sentenza della Pretura di Manfredonia n°5083/1993) e che vanta collaborazioni con l’ente comunale, possa pubblicamente e volgarmente lasciar passare un vergognoso messaggio di cultura sessista e maschilista”. Per i firmatari “non è accettabile né giustificabile: qui non si tratta di moralismo, ma di moralità”.

E ancora: “La violenza contro le donne, ne siamo convinte, non inizia con uno schiaffo o con un calcio, ma si nutre nel tempo di stereotipi che si rafforzano proprio con certe immagini di corpi che sembrano fatti per non avere nulla da dire, ma solo da ‘dare’. Chiediamo a chi di dovere di intervenire nei confronti del signor Giuseppe Marasco che, noncurante delle collaborazioni istituzionali che vanta e della divisa che indossa, sfrontatamente ha lasciato passare il messaggio che ‘anche questa è Manfredonia’. No, signor Generale, questa non è Manfredonia. Questa è semplicemente una visione della donna che va bene (ancora oggi) a molti uomini, ma non a noi donne. Adesso basta!”

 

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