L'appello lanciato da esponenti del mondo del terzo settore, del mondo cooperativo, della cultura, al presidente Emiliano per l'assegnazione dell'asse
L’appello lanciato da esponenti del mondo del terzo settore, del mondo cooperativo, della cultura, al presidente Emiliano per l’assegnazione dell’assessorato al Welfare, in queste ore che precedono la definizione dell’assetto della Giunta regionale.
La lettera aperta, già consegnata al Presidente e che sui social continua a ricevere sottoscrizioni, delinea il profilo della figura di cui il settore avrebbe bisogno in questo momento molto delicato, ferma restando la convinzione che il welfare meriti un assessorato dedicato, non abbinato a quello della sanità, già di per sé di complessa gestione.
“Caro Presidente Michele Emiliano,
nelle recenti consultazioni regionali pugliesi abbiamo assistito ad una riaffermazione del centrosinistra ma alla scomparsa di una rappresentanza in Consiglio delle sinistre tutte, non di una soltanto.
Questo significa che l’esigenza di essere rappresentati a sinistra deve passare attraverso una scelta responsabile, non di brand né verticista, che guardi al futuro, che traguardi l’obiettivo di rappresentare un’area ampia e potenziale, non un partito che con quell’area, voti alla mano, non ha più rapporti d’amore.
Peraltro, sono diverse le singole figure di sinistra presenti in quasi tutte le liste del centrosinistra, quindi è già di per sé limitante dire che solo la lista Puglia Solidale e Verde possa essere depositaria della proposta politica della sinistra pugliese. Ancor meno quindi, una unica espressione di una sua componente.
La sinistra pugliese è un’area senza leader, oggi anche senza partiti riconoscibili sul territorio, ma ricca di individualità positive e forte di esperienze sociali collettive virtuose.
Pertanto, sentiamo di doverci esprimere, da sinistra, affinché venga fatta per la prossima Giunta, una scelta competente, inclusiva, di riconosciuta esperienza e di generosità, e che questa scelta sia individuata per un settore come il Welfare, che dovrà essere ben guidato al fine di ricucire una relazione di fiducia con i cittadini a partire da risposte amministrative concrete che tengano conto dei valori ma prescindano dagli ideologismi che talvolta hanno attraversato alcuni partiti di sinistra in Puglia.
Le ragioni di una singola forza politica, all’interno dell’esperienza di una lista invece molto composita e articolata, stanno già producendo malumori e fratture.
Non possiamo permettercelo.
Dobbiamo essere rappresentati da chi ha costruito, nel tempo, idee e fatti complessi per l’orientamento della società, guardare avanti e non indietro ad un passato che non c’è più nella realtà pugliese.
Non ci riconosciamo in scelte che così compiute parrebbero aderenti ad una logica solo interna ad alcuni gruppi dirigenti ristretti di forze politiche, che non rappresentano più la complessa e variegata area della sinistra popolare, associativa, parrocchiale, che in questo modo si allontanerebbe dal governo regionale, per il quale ha invece profuso impegno, contribuendo alla vittoria elettorale.
Va fatta una scelta diversa.
Per queste ragioni ti chiediamo di tenere conto di un ragionamento più ampio e rappresentativo, che indichi, per la Giunta, una sintesi all’altezza delle sfide che abbiamo davanti”.
Primi firmatari:
Davide Giove, Antonella Morga, Felice Spaccavento, Nicola Biancofiore, Viviana Guarini, Vito Peragine, Nico Catalano, Monica Dal Maso, Annamaria Ferretti, Gianni Marsico, Lella Ruccia, Pasquale Ferrante, Grazia Moschetti, Corrado Petrocelli, Leo Palmisano, Katia De Luca, Anna Del Giudice, Rosa Perrucci, Giuseppe Moro, Giulia Sannolla, Maria Pia Vigilante, Gianluigi Cesari, Michele Lastilla, Stefania Santelia, Feliciana Bitetto, Titti Divella, Caterina Alesina, Cinzia Zaninelli, Massimo Castellana, Stefania Lapedota, Annamaria Leone, Celeste Maurogiovanni, Silvia Viterbo, Annamaria De Giosa, Ulijana Gazidede, Anna Capurso, Anna Maria Catino, Maddalena Milone, Cristiana Cippone, Ilaria Gadaleta, Marcello Signorile, Vincenzo Coppa.
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