Dpcm, scontro con i sindaci, il governo mette in campo i prefetti

Scontro con i sindaci sul nuovo Dpcm. Il governo chiama in campo i prefetti che decideranno le chiusure anti-movida con i Comuni. "Col nuovo Dpcm lo S

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Scontro con i sindaci sul nuovo Dpcm. Il governo chiama in campo i prefetti che decideranno le chiusure anti-movida con i Comuni. “Col nuovo Dpcm lo Stato non abbandona i Comuni né li investe di responsabilità improprie: i primi cittadini, che sono autorità sanitarie locali, saranno ovviamente supportati in tutto dai Prefetti, negli appositi Comitati provinciali di ordine pubblico. Ed è proprio con i Prefetti e nei Comitati Provinciali che si potranno valutare casi particolarmente delicati in cui risultasse necessario, opportuno e possibile chiudere al pubblico strade o piazze”. Lo ha detto il Sottosegretario all’Interno con delega agli Enti Locali, Achille Variati sottolineando che “laddove si rivelassero condizioni di urgenza, nell’arco di 24 ore si può far anche l’ordinanza di chiusura, ma è chiaro che non vanno tralasciati una serie di passaggi, non ultimo quello che, quando un provvedimento riguarda un’esercizio, va notificato”.

Decaro, chiarimento su coprifuoco con premier Conte – “Al di là delle polemiche con il Governo, oggi poi c’è stato un chiarimento con il presidente del Consiglio dei ministri e con il ministro dell’Interno”. Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, con riferimento alla norma sul coprifuoco che coinvolge i sindaci. “Noi sindaci – ha ribadito Decaro – siamo stati tenuti all’oscuro di una norma che impattava direttamente sulla responsabilità dei sindaci. È stato uno sgarbo istituzionale, sembrava un modo per scaricare sui sindaci la responsabilità” delle chiusure. “Non chiedete ai sindaci i controlli perché, come ha confermato il presidente del Consiglio Conte, i controlli li fanno il prefetto e il questore”. Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, spiegando i contenuti del nuovo Dpcm con le regole anti-Covid relative alla possibilità di disporre il coprifuoco in alcune zone della città. “Il decreto – spiega Decaro – prevede che i sindaci possano individuare aree da chiudere, dove non si può sostare e si può solo transitare per raggiungere un locale o la propria abitazione, ma il controllo su quelle aree non lo fanno i sindaci, perché non hanno competenza sull’ordine pubblico, che spetta invece a prefetto e questore attraverso le forze dell’ordine”. A Bari il sindaco Antonio Decaro, in accordo con Asl e comitato provinciale per l’ordine pubblico, ha già firmato una ordinanza di chiusura di alcune zone della città dove c’è il rischio di assembramenti, come disposto dall’ultimo Dpcm sulla norme anti-Covid. Sono state individuate tre aree in altrettanti quartieri della città, nel centro storico (piazza Mercantile, piazza Ferrarese, via Manfredi, il primo tratto di via Venezia fino al Fortino), nel quartiere Poggiofranco (via Pappacena, via Caccuri e la piazzetta tra le due strade) e nella zona della movida nel rione Madonnella, il cosiddetto Umbertino (via Cognetti, via Brescia, un pezzo di via de Niccolò, via Bozzi, largo Giordano Bruno, largo Giannella, piazza Diaz, molo San Nicola).

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