Sarà una festa ‘poverella’ di eventi quella in onore del poverello d’Assisi quest’anno a Manfredonia. Causa Covid, infatti, i frati minori e l’ordine
Sarà una festa ‘poverella’ di eventi quella in onore del poverello d’Assisi quest’anno a Manfredonia. Causa Covid, infatti, i frati minori e l’ordine francescano secolare del convento di S. Maria delle Grazie si apprestano a celebrare in tono minore San Francesco, che da tradizione ha sempre visto la cittadinanza molto coinvolta. Non mancherà però la fede, che renderà ugualmente ricca la ricorrenza dal punto di vista devozionale.
Secondo antiche fonti storiche, quando nel 1216 San Francesco venne sul Gargano per recarsi in pellegrinaggio alla grotta di San Michele a Monte Sant’Angelo, fece tappa a Siponto e qui decise di far costruire un luogo in cui i frati potessero pregare. Venne eretto un convento che fu distrutto e poi ricostruito più volte per varie vicissitudini, tra cui terremoti e saccheggi. Nel ‘500 arrivarono a Manfredonia i Frati Minori Osservanti che posero la loro sede presso l’attuale convento di Santa Maria delle Grazie, in via Tribuna.
E sono proprio i Frati Minori che, ormai da secoli, anno dopo anno, si preoccupano con solerzia di organizzare a Manfredonia le celebrazioni in onore del Santo Patrono d’Italia.
A differenza della festa patronale, per San Francesco ci sono le luminarie ad illuminare gioiosamente la chiesa di Santa Maria e le strade adiacenti. Non mancano sui balconi e alle finestre la bandiera italiana con l’effigie di San Francesco con il lupo, un’usanza divenuta molto diffusa a Manfredonia negli ultimi anni in devozione al Santo del cui passaggio resta come ricordo a Siponto una colonna di granito ornata da un capitello e da una croce di ferro nell’area archeologica, nei pressi della Basilica di Santa Maria Maggiore (visibile anche dalla SS 89).
Come per la festa patronale, invece, eliminata la processione con la statua di San Francesco per alcune vie cittadine ed i fuochi d’artificio.
Le celebrazioni entreranno nel vivo sabato 3 ottobre, con la celebrazione eucaristica alle ore 19.00 presieduta da monsignor padre Franco Moscone presso la chiesa di Santa Maria, a cui seguirà alle ore 20.30 la liturgia del transito, con la preghiera di affidamento della città di Manfredonia a San Francesco.
Domenica 4 ottobre, solennità di San Francesco, si terranno messe alle ore 8, alle 10.30, alle 11.30, 18 e alle 19.30. E per sottolineare il momento solenne, a conclusione dell’ultima messa seguirà nell’atrio del convento di Santa Maria, il concerto della banda Città di Manfredonia. Finalmente un momento gioioso durante questa emergenza sanitaria che sta scolorendo anche le tradizioni più antiche.
di Maria Teresa Valente
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