«Con questo provvedimento che mette ulteriori risorse a disposizione di Comuni e Asi di Puglia, abbiamo fatto qualcosa di molto importante per la nost
«Con questo provvedimento che mette ulteriori risorse a disposizione di Comuni e Asi di Puglia, abbiamo fatto qualcosa di molto importante per la nostra regione, per la conservazione della sua bellezza ma soprattutto per scongiurare ogni rischio per la salute dei cittadini».
È soddisfatto l’assessore alla qualità dell’Ambiente Gianni Stea dopo l’approvazione in giunta della delibera che investe un altro milione di euro a favore di Comuni (700mila euro) e Asi (300mila euro) di Puglia per interventi volti all’eliminazione del degrado ambientale e del rischio sanitario in aree private interessate dalla presenza di grosse quantità di rifiuti, alcuni anche pericolosi, abbandonati abusivamente.
Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, nonostante le misure a contrasto, resta molto esteso. Molte sono state le azioni dell’assessorato all’Ambiente negli anni per attuare una gestione sostenibile dei rifiuti urbani. Risale infatti al 2007 l’accordo che la Regione ha sottoscritto con le forze dell’Ordine (Comando Carabinieri Forestale, Noe e Guardia di Finanza) che prevede sanzioni ai responsabili di illeciti in materia di rifiuti, con la conseguenza del recupero dell’Ecotassa.
Accordo che ha portato a controlli più serrati, ma che evidentemente non è bastato ad arginare il fenomeno che in alcune zone della Puglia è ancora dilagante. «Il provvedimento approvato dalla giunta – ha precisato Stea – è l’esito di una ricognizione che la Regione Puglia ha fatto in questi anni sulla base della quale ha individuando i siti che necessitavano di interventi urgenti».
«Abbiamo voluto dare un segnale chiaro della volontà della Regione Puglia di tutelare la salute pubblica, l’ambiente e il paesaggio. Il nostro intervento, – continua Stea – va nella direzione di evitare di esporre le popolazioni e le comunità locali a subire i danni provenienti dalla presenza di ingenti quantità di rifiuti indifferenziati nei loro ambienti urbani e rurali».
Questa volta il provvedimento è indirizzato esclusivamente alle aree private e prevede che «il Comune che segue in danno gli interventi provvede al recupero delle somme anticipate che saranno destinate dalla stessa Amministrazione locale all’esecuzione di ulteriori interventi di ripristino ambientale nel territorio di competenza».
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