E’ DI SEI PUNTI L’AUMENTO DELLA TARI LE PRECISAZIONI DELLA COMMISSIONE STRAORDINARIA

E’ SOLO del sei per cento e non del 20 e men che meno del 22 per cento, l’aumento della TARI 2020. Lo chiarisce la Commissione straordinaria al comune

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E’ SOLO del sei per cento e non del 20 e men che meno del 22 per cento, l’aumento della TARI 2020. Lo chiarisce la Commissione straordinaria al comune di Manfredonia, rispondendo alla caterva di critiche avanzate sul provvedimento portato in cartella esattoriale in distribuzione fra i contribuenti di Manfredonia. Peraltro quel sei percentuale si riferisce al solo conguaglio 2019; la tariffa 2020 sarà definita al fine anno, l’importo indicato nella bolletta emessa è a titolo di acconto. La bolletta emessa contiene tanto il conguaglio 2019 quanto l’acconto 2020 e gli importi sono pagabili oltre il termine prefissato del 31 luglio.
LA TARI è come ben noto, la tassa relativa alla gestione dei rifiuti destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore, cioè i cittadini. Da sempre è stata nel mirino della contestazione a ragione del continuo aumento dei costi di gestione da parte dell’ASE, la società costituita dal comune per la gestione di quel fondamentale servizio cittadino. Dalla marea di critiche non sempre attinenti all’argomento e non sempre fondate su elementi oggettivi, non è rimasta fuori la Commissione straordinaria chiamata a svolgere un compito oltremodo complicato in un comune nel quale la chiarezza degli atti non è mai stata una priorità assoluta.
RESPIUNTE le accuse di <superficialità e di inerzia nella attività di gestione rifiuti>, la Commissione <ritiene necessario e corretto fornire elementi chiarificatori al fine di non alimentare ulteriori inutili ed infondate preoccupazioni in questo contesto di difficile congiuntura economica>. Richiama le delibere adottate dal consiglio comunale (3/2019;5/2019) in base alle quali <il Commissario Straordinario prendeva atto di un maggior costo della gestione dei rifiuti, per un valore stimato di circa 800 mila euro, dovuto ai maggiori oneri di trasporto e conferimento dei rifiuti, derivante da una nuova individuazione degli impianti di smaltimento, imposta dall’Agenzia Regionale (AGER)>. Ricorda la CS, gli interventi presso l’Acer <riuscendo a contenere ulteriori aumenti che, altrimenti, avrebbero aggravato i costi di gestione dei rifiuti e le relative tariffe per il 2020>.
PROBABILMENTE Il punto nodale della questione è il controllo della gestione dell’ASE vero ginepraio di contraddizioni e di oscurità finora rimaste avvolte nel buio. Va rivisitata la storia dei costi di quell’azienda per determinare i punti di riferimento autentici cui rapportare le variazioni di bilancio. Vanno rivisti e rivalutati taluni cespiti di costi come ad esempio quelli relativi ai movimenti aziendali, alla Gestione Tributi: andrebbero è stato evidenziato da più parti opportunamente ri-conteggiati. Un intervento che potrebbe essere introdotto e perfezionato in sede di determinazione della tariffa 2020 che nelle more dell’adozione del Piano economico finanziario 2020 previsto entro il 31.12.2020, è stata confermata nella misura stabilita per il 2019 e dunque non imponendo alcun aumento.

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Michele Apollonio

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