Imprese agricole sott’acqua fino a ieri, i danni causati dalla perdita del raccolto su decine di ettari di pomodoro da industria potrebbero aggravare
Imprese agricole sott’acqua fino a ieri, i danni causati dalla perdita del raccolto su decine di ettari di pomodoro da industria potrebbero aggravare i bilanci e indebolire un tessuto imprenditoriale già in difficoltà a causa dei mercati che remunerano sempre meno il prodotto agricolo anche se sul pomodoro, ironia della sorte, quest’anno l’industria riconosce sostanziali incrementi. Aziende però in bolletta, il 40% è in crisi di liquidità, denuncia la Cia Puglia. «Un dato allarmante – afferma l’organizzazione – quello che emerge dal report “Covid-19, impatti economici nelle aziende agricole”, realizzato e pubblicato dal Crea (Centro ricerche in agricoltura: ndr) nell’ambito della Rete di informazione contabile agricola e della Rete rurale nazionale».
Una crisi strisciante che si conferma nella percentuale di imprese che lamentano difficoltà di accesso al credito: il 60% del comparto primario prevede una contrazione del proprio fatturato a causa dell’emergenza Covid-19.
Ma da una statistica all’altra la medaglia ha per fortuna anche il suo rovescio, balza così agli occhi un dato incontrovertibile: l’agricoltura si conferma in provincia di Foggia un canale di investimento ancora molto valido, durante l’emergenza pandemica (i dati sono riferiti all’ultimo trimestre) in Capitanata sono infatti state registrate 64 nuove imprese agricole. Aspetto questo che evidenzia la capacità dell’agricoltura di valorizzare la vocazione territoriale. La rilevazione è ancora una volta della Cia Agricoltori Italiani della Puglia, che contorna il quadro che emerge da uno studio condotto dall’Osservatorio economico di Davide Stasi.
La tendenza generale è comunque favorevole a tutto il sistema agricolo pugliese, lo studio infatti rivela i numeri in crescendo delle imprese agricole pugliesi. «Nell’ultimo trimestre – leggiamo dal rapporto – sono cresciute di 392 unità: erano 76.585 al 31 marzo scorso e ora sono 76.977. Le imprese agricole rappresentano il 23,5 per cento del totale delle aziende pugliesi (327.133). È della provincia Foggia – sottolinea ancora il rapporto – il primato del numero di aziende: in Capitanata sono ben 22.917. Le altre realtà: nel Barese hanno sede 18.438 imprese; 8.857 nella Bat; 7.304 nel Brindisino; 8.869 in provincia di Lecce; 10.433 in quella di Taranto e 159 senza indicazione della provincia nel database delle imprese. Per un totale di 76.977».
Positivo anche il dato riferito all’occupazione nelle singole imprese, con la provincia di Foggia che registra 34.041 addetti (Bari e Bat insieme, contano 37.956 addetti, seguono le province di Taranto con 14.905, Lecce con 12.075 e Brindisi con 11.965). Numeri che segnalano come l’agricoltura in Puglia possa essere considerata «la principale industria della regione, considerando anche un indotto piuttosto ampio e una sempre maggiore incidenza del comparto primario nel turismo, nei servizi e nel settore della trasformazione. Si tratta di aziende che hanno anche un valore sociale enorme: presidiano e fanno vivere le zone rurali, sono il primo fattore di sviluppo reale e potenziale dell’entroterra e dei comuni medio-piccoli», sottolinea Raffaele Carabba presidente della Cia Agricoltori di Puglia nonchè agricoltore originario di San Severo. «L’agricoltura – aggiunge Carrabba – rappresenta quasi un quarto delle imprese complessivamente attive in Puglia, è da queste aziende che la Puglia deve ripartire e costruire il proprio rilancio».
COMMENTI