Doppia preferenza in Puglia, Emiliano firma decreto elezioni. Ok dalla Camera: la palla passa al Senato

Anche in Puglia, a settembre, si voterà per la prima volta con la doppia preferenza di genere ma le polemiche non vengono spente dal decreto firmato q

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Anche in Puglia, a settembre, si voterà per la prima volta con la doppia preferenza di genere ma le polemiche non vengono spente dal decreto firmato questo pomeriggio dal prefetto di Bari, Antonella Bellomo nominata dal governo commissaria straordinaria per la modifica delle legge elettorale pugliese. Anche il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha firmato i conseguenti decreti di convocazione delle elezioni per il 20 e 21 settembre, ma a Roma, la discussione sul caso «Puglia» prosegue. La Commissione Affari costituzionali della Camera ha approvato, con l’astensione del centrodestra, il decreto legge del governo. Domani, il provvedimento andrà in Aula a Montecitorio e poi il testo passerà al Senato ma c’è chi invoca un intervento anche per obbligare i partiti, nella compilazione delle liste, a rispettare le percentuali di rappresentanza di genere 60-40.

Tra i promotori di un emendamento al Dl, c’è la deputata Pd Laura Boldrini: «Manca un passaggio – ha evidenziato questa mattina in avvio dei lavori in Commissione – contenuto nella legislazione nazionale che indica i principi generali e cioè che le liste siano composte secondo la norma antidiscriminatoria che le rende inammissibili se uno dei due sessi è rappresentato in una percentuale superiore al 60 per cento. Senza questa norma potremmo giungere al paradosso di liste composte da soli uomini. Mi auguro che una correzione in questo senso del testo del decreto sia condivisa unanimemente da tutti i gruppi politici». E invece allo stato, sulla scorta del decreto di ricognizione firmato dalla prefetta Bellomo, chi non adempierà se la «caverà» con una sanzione pecuniaria. Il premier Giuseppe Conte, che oggi è stato in visita a Cerignola, nel Foggiano, in mattinata ha rivendicato del suo governo escludendo l’ipotesi avanzata da qualcuno, di rinviare il voto. «Abbiamo fatto un decreto legge – ha ricordato – perché venga rispettato un principio, lo abbiamo fatto perché costretti. D’ora in poi il governo non tollererà più che non ci sia la doppia preferenza laddove sia previsto il voto con espressione di preferenza». Il decreto viene difeso anche dal relatore Marco Di Maio, capogruppo di Italia Viva in commissione Affari costituzionali alla Camera: «E’ un primo traguardo importante – afferma – per completare un’operazione che è prima di tutto di civiltà e rappresentanza democratica». Il provvedimento dovrebbe essere convertito in legge in pochi giorni, un iter «lampo» visti anche i tempi ristretti.

In serata il governatore Michele Emiliano ha firmato i quattro decreti per indire le elezioni regionali che «si terranno nei giorni 20 e 21 settembre 2020», ha ricordato. “Andremo al voto con la facoltà di esprimere la doppia preferenza di genere, tanto attesa nella nostra regione», ha concluso .

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