Grande attesa domani per il presidio delle donne e delle candidate del centrosinistra emilianista davanti al Consiglio regionale pugliese per fare pre
Grande attesa domani per il presidio delle donne e delle candidate del centrosinistra emilianista davanti al Consiglio regionale pugliese per fare pressing sui consiglieri uomini affinché non affossino anche stavolta, nonostante la diffida del premier Conte, la modifica della legge elettorale. Guideranno la protesta le donne di Italia in Comune con a capo la candidata barlettana Grazia De Sario insieme alle colleghe cassaniane. Come voterà il Consiglio? C’è una grande incognita sul voto, che molti a cominciare dal gruppo Pd e dagli stessi consiglieri di Italia in Comune, chiedono sia palese.
Voterà a favore della legge Leo Di Gioia, il quale come ha spiegato a l’Immediato, nonostante creda inutili i ticket, è con le donne e per le donne. Più vago il vicepresidente del Consiglio Giandiego Gatta che non si sbilancia. “Scoprirete domani come voterò”. Di certo l’avvocato azzurro interverrà nuovamente in aula come molti anni fa quando ci fu un forte scontro con una delle promotrici della legge, Magda Terrevoli.
“Ho espresso più volte il mio parere sulla doppia preferenza, che è un danno per le donne. Come sempre serve ai maschi furbi che fanno le biciclette e alle donne furbe che fanno il multiticket con i maschi. È una legge che strumentalizza ancora di più le donne. Bisognerà mettersi d’accordo: se si parla di parità dei sessi, le quote di genere sono un po’ anacronistiche. La soglia di sbarramento esclude il genere umano, quello sì è assurdo. Non so domani come andrà”, osserva il candidato presidente e consigliere ex M5S Mario Conca.
I pentastellati voteranno a favore e sono per lo scrutinio palese. “Su 5 donne dei 50 consiglieri del consiglio, 3 sono del MoVimento 5 Stelle, noi non abbiamo assolutamente bisogno della tutela della doppia preferenza, abbiamo anche la candidata presidente donna, ovviamente siamo a favore di questa modifica. Speriamo che nessun consigliere chieda lo scrutinio segreto, altrimenti potrebbero esserci delle brutte sorprese”, è il commento della consigliera Rosa Barone.
Intanto Gianni Stea lancia un “invito a tutte le donne pugliesi a partecipare, rispettando le regole del distanziamento sociale, ad una manifestazione pacifica davanti alla sede del Consiglio regionale pugliese”. “Sarà l’occasione per scendere in campo direttamente a favore di una nuova meritata dignità in grado di inaugurare una diversa, proficua stagione politica e istituzionale”. Stea invita tutte le cittadine a “fare sentire la propria voce”, ricordando che la Puglia “è tra le Regioni che non si sono adeguate alle disposizioni di principio introdotte dalle legge 15 febbraio 2016, n.20, volte a garantire, in attuazione dell’articolo 51 della Costituzione e l’equilibrio della rappresentanza di genere”. “Chiediamo insieme il voto palese con convinzione e serenità – prosegue l’assessore -, contiamoci, costringendo chi ricopre ruoli istituzionali ad assumere le proprie responsabilità”. Stea è, tra l’altro, tra i firmatari di un emendamento che prevede, oltre alla doppia preferenza di genere, che si possa procedere di pari passo con “l’istituto della sospensione tra le funzioni di consigliere e assessore, già introdotto in alcune Regioni, per tutelare al meglio e distinguere completamente l’autonomia delle funzioni specifiche del Consiglio da quelle della Giunta, rendendo più funzionale e produttiva le attività legislativa, di indirizzo e ispettiva proprie della prima Istituzione e impedendo, di fatto, la possibilità di interferenza da parte dell’Esecutivo nei confronti dell’organo legislativo”.
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