Coronavirus: Fontana: aperture a scaglioni? Rischi Italia zoppa

Ancora lite tra Regioni sulla questione delle riaperture e della Fase 2  mentre sulle Rsa va in scena uno scambio di accuse tra Lombardia e Lazio.

70 equipaggi al Rally Porta del Gargano
La forza della Puglia è il mare: più di 3 milioni di presenze, collegamenti stradali e aerei il problema
GIANDIEGO GATTA, DARIO DAMIANI E GLI ALTRI CANDIDATI DI FORZA ITALIA A MONTE SANT’ANGELO

Ancora lite tra Regioni sulla questione delle riaperture e della Fase 2  mentre sulle Rsa va in scena uno scambio di accuse tra Lombardia e Lazio.

Non crede nella riapertura di alcune regioni prima delle altre, in particolare prima della Lombardia, il governatore Attilio Fontana, anche se su questo si rimette a quello che diranno i tecnici. “Le decisioni saranno prese tutti insieme sulla base delle valutazioni dei tecnici a tutela della salute ma – ha detto all’ANSA – non credo che si possa arrivare a quello perché l’Italia potrebbe rimanere zoppa”.

Sulle Rsa va in scena uno scambio di accuse tra Lombardia e Lazio. Una delibera simile a quella della Lombardia sulle Rsa – dice a Radio Padania il governatore lombardo Fontana: “era stata presa dal Lazio. Ma al governatore del Lazio non è stato fatto alcun tipo di contestazione”. Secondo Fontana, “si cerca di attaccare l’organizzazione lombarda. C’è un attacco nel confronto mio in quanto rappresentante di una certa parte politica. Si sta facendo quel fuoco incrociato – ha aggiunto – che è sempre stato fatto quando al governo c’era un rappresentante del centrodestra. Qui al governo c’è un rappresentante non del centrodestra, ma in Lombardia c’è un rappresentante del centrodestra”.

“Fontana non si permetta di mistificare – è la replica dell’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato – nel Lazio si sono create Rsa esclusivamente Covid per pazienti positivi che secondo le indicazioni cliniche non necessitano di ricovero ospedaliero. Lunedì ne apriremo una interamente pubblica a Genzano di Roma”.

Ad andare all’attacco è anche il governatore del Veneto Luca Zaia dopo che nei giorni scorsi il governatore della Campania Vincenzo De Luca aveva parlato della possibilità di chiudere i confini della Regione.

“Se alcuni presidenti chiudono i confini regionali allora fanno loro l’autonomia, non è Nord contro Sud, è Sud contro Nord”. Lo ha sottolineato stamani il presidente del Veneto, Luca Zaia.

“Mettetevi nei panni – ha aggiunto Zaia – di un cittadino che sale in treno. Se si chiudono i confini regionali verranno tutti soppressi, il Frecciarossa sarà fermo, nessun tipo di trasporto verrà autorizzato, che proposta è? Se poi c’è qualcuno che vuole preservare un’area delicata, ad altissima popolosità o con persone a rischio, è comprensibile, ma se dicono che chiudono i confini regionali mi dicano come fare. E io – ha concluso – non ho mai firmato ordinanze per chiudere”.

E anche il presidente della Toscana va all’attacco: “Decidere quando riaprire le imprese spetta al governo che dice che non è ora. Benissimo. Ma c’è una grande contraddizione con il fatto che con una semplice comunicazione alle prefetture stanno riaprendo centinaia di migliaia di aziende senza protocolli per la sicurezza, che solo in pochi casi sono stati elaborati. Non è corretto dire in un modo e poi lasciare che avvenga in un altro”. Lo ha scritto su Facebook il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

 “È assolutamente troppo presto per iniziare la Fase 2: i numeri, soprattutto in alcune Regioni, sono ancora pieni di una fase 1 che deve ancora finire. È assolutamente importante non affrettare e continuare”. Lo ha detto a Sky Tg24 Walter Ricciardi, del comitato esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e consulente del ministro della Salute.

COMMENTI

WORDPRESS: 0