Coronavirus, ombrelloni distanziati: le proposte dei gestori dei lidi

Mascherine, guanti e controllo della temperatura per i dipendenti; sanificazione quotidiana delle strutture; chiusura di tutte le zone di aggregazione

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Mascherine, guanti e controllo della temperatura per i dipendenti; sanificazione quotidiana delle strutture; chiusura di tutte le zone di aggregazione fatta eccezione per bar e ristoranti, all’interno dei quali però dovranno essere rispettate le regole del distanziamento sociale; tavolini ad almeno due metri di distanza l’uno dall’altro; ombrelloni a 2,5/3 metri di distanza tra di loro; tetto massimo di ingressi in base alla grandezza della struttura; passerelle esterne per evitare il passaggio dei bagnanti sulla sabbia e tra gli ombrelloni.

Sono alcune delle proposte discusse dai sindacati dei balneari e il professore Pierluigi Lopalco, coordinatore della task force epidemiologica della Regione Puglia, durante una riunione in videoconferenza che si è svolta oggi. Entro i primi giorni di maggio, i rappresentanti dei balneari presenteranno una bozza comune per la prossima stagione estiva, il documento sarà poi analizzato dalla task force regionale per arrivare a stabilire delle linee guida. L’obiettivo è essere pronti ad inizio giugno per far partire la stagione.

IL GOVERNATORE: «NESSUNA CHIUSURA SPIAGGE PUBBLICHE» –  La Regione Puglia non chiuderà le spiagge pubbliche: lo ha annunciato il governatore Michele Emiliano. «Occorreranno sorveglianza, regole e pulizia», ha aggiunto.

Di «disciplina e sorveglianza civile» ha parlato Emiliano per poter godere della prossima estate in sicurezza nonostante l’emergenza coronavirus. Il governatore ha poi invitato gli italiani «a prenotare le proprie vacanze in Puglia». «Possiamo ospitare le stesse persone con maggiore distanza – ha spiegato – da sindaco di Bari ho aperto delle spiagge libere comunali ma ci devono essere le stesse regole del privato. Dobbiamo gestire tutto il territorio pubblico-privato».

LOPALCO: «SERVIRA’ RIAPERTURA CONTROLLATA» – «Abbiamo tempo per prepararci, ma dobbiamo essere pronti. La riapertura deve essere controllata perché anche quando vedremo un numero di contagi pari a zero questo non vorrà dire che il virus è scomparso». Il professore Pierluigi Lopalco, coordinatore della task force regionale, invita alla prudenza: questa mattina, insieme all’assessora pugliese al Turismo, Loredana Capone, ha tenuto una videoconferenza con i rappresentanti dei settori della cultura e del turismo e con le agenzie regionali per costruire un percorso condiviso in vista della fase 2 dell’emergenza Covid-19.
«Sarà difficile bloccare la circolazione delle persone – ammette Lopalco – dovremo essere vigili e non soltanto su ciò che accade in Puglia ma anche su ciò che accade in Italia. Nel resto del Paese, infatti, l’epidemia va ad una velocità diversa, allora, dobbiamo lavorare tenendo presente che il virus continua a essere sui nostri territori».

Le Asl, spiega l’epidemiologo, continueranno il lavoro di sorveglianza, «ma anche il settore produttivo dovrà fare la sua parte per limitare al minimo il rischio di circolazione del virus». Ad esempio, «in uno stabilimento balneare o in un albergo, un ristorante, o in una qualsiasi altra attività commerciale la sicurezza dovrà scaturire da un’azione comune, siamo quindi già da adesso al lavoro per tracciare un percorso per minimizzare il rischio di contagio sia per gli operatori che per i cittadini», assicura. Come? Attraverso una sorta di «manuale per la ripresa», dice. “Entro i prossimi dieci giorni – conclude – un gruppo di esperti definirà le linee guida che condivideremo immediatamente con tutta la task force per fare sintesi e creare il documento finale. Distanziamento, procedure e tecnologie saranno certamente i capisaldi».

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