Si era scagliato contro i farmacisti il sindaco di San Severo, Francesco Miglio, chiamandoli sciacalli, per l’aumento del costo delle mascherine. Ma h
Si era scagliato contro i farmacisti il sindaco di San Severo, Francesco Miglio, chiamandoli sciacalli, per l’aumento del costo delle mascherine. Ma ha ricevuto una lettera dall’ordine dei farmacisti nella quale i professionisti hanno evidenziato che loro sono i primi a veder raddoppiati i costi di approvvigionamento. Nella sua diretta Miglio ha specificato tutti i nodi del commercio al consumo. Ma, soprattutto, ha fornito i dati del contagio da coronavirus nella città dei campanili: “Abbiamo 161 persone in isolamento fiduciario, 43 sono positive al coronavirus. Il dato precedente era di 32. C’è stato un incremento significativo. Una tendenza molto negativa”.
Sulla querelle con i farmacisti: “Va rispettato il lavoro da quello più umile a quello più complesso. Ho denunciato una pratica: beni di prima necessità stanno avendo in queste ore un incremento di prezzo e le mascherine fino a qualche mese fa erano beni superflui, oggi sono diventati al pari di pane, pasta, latte sono beni di prima necessità. È una situazione che ho voluto deprecare, beni al consumo che stanno avendo un incremento”.
“I farmacisti mi scrivono – prosegue –: caro sindaco devi sapere che i dispositivi oggi per un sistema di cui siamo l’ultimo anello, a noi stessi vengono a costare circa 5 euro.
Intendo essere al fianco della mia gente, sono il sindaco, un padre di famiglia e vorrò difendere sempre la mia città. Questa battaglia la voglio condurre, per quanto riguarda chi sta vendendo beni a prezzi esageratamente elevati, avranno nel sindaco Miglio un avversario.
Ci può essere un incremento fisiologico dei prezzi, ma contrasterò le dinamiche di aumenti abnormi. Io intendo il mio servizio in questo modo. Evitate di fare doglianze che non possono avere seguito, ma segnalatemi gli aumenti esagerati, affinché ci possa essere un meccanismo sanzionatorio. L’autorità per le segnalazioni è la Guardia di Finanza, che è disponibile a ricevere le vostre lamentazioni al numero 117″.
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