Ancora rientri di fuorisede pugliesi dalle Regioni del nord Italia. E non solo. Stando ai dati della Regione Puglia, aggiornati a questa mattina, nell
Ancora rientri di fuorisede pugliesi dalle Regioni del nord Italia. E non solo. Stando ai dati della Regione Puglia, aggiornati a questa mattina, nelle ultime 24 ore sono state 254 le persone che hanno segnalato il rientro nella propria regione. Il monitoraggio è effettuato attraverso i moduli obbligatori compilati.
Da domenica 8 marzo – giorno di entrata in vigore del decreto di chiusura della Lombardia firmato dal premier Giuseppe Conte – sono stati 18.078 i pugliesi che hanno dichiarato di essere tornati a casa con le stesse modalità. Quasi 25 mila (24.895, per la precisione) da quando la Regione ha attivato la piattaforma online per monitorare gli arrivi dalle aree italiane più colpite dall’epidemia del Coronavirus (www.sanita.puglia.it/autosegnalazione-coronavirus).
Alcuni studenti rientrati in Puglia dal nord Italia hanno contagiato i propri familiari, ma la situazione appare sotto controllo. Lo conferma all’ANSA il professore Pierluigi Lopalco, epidemiologo dell’Università di Pisa scelto dal governatore pugliese, Michele Emiliano, per guidare la task force scientifica della Regione Puglia per l’emergenza coronavirus.
“Abbiamo avuto qualche segnale, ad esempio qualche studente rientrato in Puglia dal nord Italia che ha contagiato i propri genitori, però non è una bomba“. “Da un punto di vista sanitario – aggiunge – preoccupa di più la situazione negli ospedali che il rientro di 23mila persone”. Per quanto riguarda la situazione in Puglia “al momento – rileva -, facendo tutti gli scongiuri del caso, l’andamento dei casi di contagio è più lento di quello di una crescita esponenziale, ormai abbiamo dati consolidati.
Quindi, senza essere troppo ottimisti, possiamo certamente dire che, per ora, la crescita è decisamente più rallentata anche rispetto alle nostre previsioni”.
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