UN ANNO fa il tragico incidente stradale che falciò la vita di due giovani carabinieri in servizio nel Salernitano. Il Maresciallo Fra

UN ANNO fa il tragico incidente stradale che falciò la vita di due giovani carabinieri in servizio nel Salernitano. Il Maresciallo Francesco Pastore e il carabiniere ordinario Francesco Ferraro, in forza alla Compagnia carabinieri di Eboli, si trovavano a bordo dell’automobile di servizio sulla strada statale 19 che collega i comuni di Eboli e di Campagna, in provincia di Salerno. Era notte ormai e l’auto blu dei carabinieri si apprestava ad attraversare un incrocio in località Sant’Andrea, quando all’improvviso è stata centrata in pieno violentemente da una Range Rover che poi ha proseguito nella folle corsa investendo un’altra automobile.
UN INCIDENTE stradale spaventoso che ha coinvolto complessivamente sei persone delle quali a perdere la vita sono stati i due carabinieri pugliesi: l’auto investitrice ha del tutto sfondato la gazzella, uccidendoli colpo. Entrambi provenivano da famiglie con il culto della Benemerita.
IL CARABINIERE Francesco Ferraro di 27 anni, era originario di Montesano Salentino di Lecce, esperto informatico presso la stazione carabinieri di Eboli, il fratello è carabiniere scelto presso il Radiomobile di Crotone. Il maresciallo Francesco Pastore di 24 anni, di Manfredonia, il padre è appuntato scelto presso il radiomobile di San Giovanni Rotondo.
Un tragico evento che ha destato profonda e generale commozione mel popolo e nelle autorità. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso “profonda tristezza”; attestazioni di vicinanza hanno manifestato il comandante generale dei Carabinieri, le più altre cariche dello Stato, mentre sul luogo della tragedia sono stati deposti fiori e messaggi.
MANFREDONIA non ha dimenticato il sacrificio dei due carabinieri. Per iniziativa dell’Associazione nazionale Carabinieri, sezione di Manfredonia “Generale Castriotta”, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, ha progettato «un monumento commemorativo in ricordo dei due giovani carabinieri deceduti nell’esercizio del proprio lavoro nel Salernitano, ma anche a ricordo di tutti i carabinieri caduti in servizio» ha spiegato il presidente dell’Associazione carabinieri di Manfredonia, Michele Trotta. «Abbiamo voluto donare alla città un simbolo delle legalità, una esortazione per le nuove generazioni affinché possano sempre cogliere gli insegnamenti improntati agli ideali di giustizia».
UN MESSAGGIO che è stato ampiamente recepito dalla cittadinanza che ha generosamente collaborato alla realizzazione della esemplare iniziativa. L’amministrazione comunale ha deliberato la concessione dell’area sulla quale installare l’opera: nell’angolo prospiciente Via Santa Restituta; lo scultore Ivano Latronica ha disegnato e realizzato l’opera raffigurante la “Fiamma dell’Arma dei carabinieri”; la società “Tegliafilo costruzioni” si è offerta di sostenere l’intero costo dell’esecuzione dei lavori e della riqualificazione dell’area ingentilita da nuove panchine donate da don Luciano Vergura direttore della Caritas Diocesana; la ditta “Passione verde” provvederà a proprie spese alla manutenzione del verde nell’area adiacente al monumento; la società “De Salvia Design & Realizations” ha offerto le opere in marmo.
LA CERIMONIA di inaugurazione è fissata per lunedì 7 aprile corrente con inizio alle 10,45 alla presenza delle autorità civili e militari.
Michele Apollonio


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