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Rifiuti campani in Capitanata, i Comuni potranno attingere a un fondo per la loro rimozione

I reati ambientali in Puglia e l’abbandono illecito dei rifiuti, quest’ultimo con riguardo particolare alla provincia di Foggia,  sono stati i tem

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I reati ambientali in Puglia e l’abbandono illecito dei rifiuti, quest’ultimo con riguardo particolare alla provincia di Foggia,  sono stati i temi affrontati nelle due audizioni della seduta della V Commissione.

Il rapporto “Ecomafia 2024” di Legambiente sulla criminalità ambientale in Italia, edizione 2024 sui dati del 2023, è stato il punto di partenza per la disamina degli illeciti ambientali in Puglia. Il rapporto rileva che le regioni più colpite sono quelle meridionali, stilando una classifica dei livelli di criminalità ambientale che vede la Campania in cima, seguita dalla Sicilia e poi dalla Puglia. A livello di province, Bari si colloca al terzo posto dopo Napoli e Avellino. 

Sul quadro tracciato dal rapporto e sulle sue evoluzioni nell’ultimo anno e mezzo sono intervenuti la presidente di Legambiente Puglia Daniela Salzedo, i rappresentanti delle varie forze dell’ordine attive nel contrasto a questo tipo di illeciti, la presidente dell’Anci Puglia, rappresentanti di Arpa Puglia e Ager e l’assessora all’Ambiente.

Nel corso dell’incontro, l’assessora all’Ambiente Serena Triggiani ha formalmente annunciato l’istituzione di un fondo ad hoc al quale i Comuni possono attingere per la rimozione di rifiuti ed ecoballe abbandonate nei terreni privati laddove sia accertata l’assenza di colpevolezza dei responsabili.

Per il fondo è previsto lo stanziamento di 2 milioni di euro. Misura, quest’ultima, accolta con favore tra alcuni degli intervenuti alla seconda audizione sull’abbandono dei rifiuti nel Foggiano. Mimmo Fragassi dell’Ufficio studi della Cia e Francesco Bacchelli l’hanno definita “un buon inizio”.

A nessuno è sfuggita tuttavia l’esiguità del fondo che, pur segnando un passo nella giusta direzione, non potrà fornire un contributo sostanziale per un problema che interessa tutta la regione. E se Fragassi ha segnalato la necessità di incrementare tale fondo e di farlo diventare strutturale, Bacchelli ha fatto notare come il mantenimento di tale fondo potrebbe essere disincentivante rispetto all’adozione di misure idonee di prevenzione e contrasto, do monitoraggio del ciclo dei rifiuti, dei controlli in ingresso e in uscita. 

La presidente Anci ha definito l’idea del fondo condivisibile ma – ha ribadito – “la realtà è che i comuni non possono essere individuati come responsabile delle bonifiche. Non sono nelle condizioni di sostituirsi ai responsabili o ai proprietari incolpevoli per la rimozione e la bonifica: 2 milioni di euro non sono la soluzione”. 

“Si tratta di un cambiamento epocale, poiché per la prima volta nella sua storia, la Regione Puglia istituisce un Fondo economico di questo tipo. È una vittoria di “Comunità”, questa, nel senso più alto e profondo del termine, di cui ciascuna delle Realtà del Forum che ho l’onore (e l’onere) di coordinare deve essere felice e orgogliosa. Il Sistema si può cambiare e i cambiamenti possono essere ingenerati “dal basso”, talora anche contro l’iniziale indifferenza e/o mancanza di fiducia delle Amministrazioni locali: questa è la grande lezione dell’esperienza che oggi ho il piacere di raccontare”, ha aggiunto Fragassi. 

“L’essere riusciti a reperire risorse per due milioni di euro con un nuovo asset all’interno del programma regionale per la tutela dell’Ambiente per contrastare l’abbandono dei rifiuti sui terreni agricoli rappresenta un primo passo avanti per cercare di risolvere il problema. La legge infatti stabilisce che quando il proprietario del terreno è incolpevole i costi per la rimozione dei rifiuti siano a carico dei Comuni, ma spesso la norma non viene applicata per mancanza di risorse, specie per le amministrazioni più piccole. Sicuramente la cifra di due milioni di euro non basta e bisogna lavorare per istituire un fondo capiente e strutturale a disposizione dei Comuni, ma è comunque un punto di partenza”. Lo dichiara la consigliera del M5S Rosa Barone a margine delle audizioni in V Commissione Ambiente.

“Ringrazio ancora una volta il consigliere Tutolo – continua Barone – per aver richiesto le audizioni su una questione così importante e particolarmente sentita in provincia di Foggia. È notizia di oggi la riattivazione da parte della Provincia di Foggia del Piano di Attuazione del Programma Regionale per la Tutela dell’Ambiente (PTA), rimasto fermo per oltre 15 anni, per cui sono stati sbloccati 9 milioni di euro. Tra i punti previsti ci sono la raccolta dei rifiuti abbandonati sulle strade provinciali, la bonifica dei siti contaminati, il potenziamento delle attività di monitoraggio da parte dell’Arpa e programmi di educazione ambientale. Per verificare l’andamento del piano verranno trasmesse relazioni trimestrali alla Regione Puglia. Ritengo importante ascoltare in audizione il presidente Nobiletti per capire quale sia il cronoprogramma per la realizzazione degli interventi e come verranno coinvolti Comuni e associazioni. L’obiettivo è quello di liberare le campagne dai rifiuti. Per farlo serve lavorare insieme”.