S. GIOVANNI ROTONDO/CRISI PROFONDA A PALAZZO SAN FRANCESCO. MAGGIORANZA DI GOVERNO IN AFFANNO

Chiesta dalla opposizione in assise la convocazione straordinaria del consiglio comunale monotematico per lunedì 31 marzo alle ore 16. Cinque a

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Chiesta dalla opposizione in assise la convocazione straordinaria del consiglio comunale monotematico per lunedì 31 marzo alle ore 16.

Cinque auto incendiate in 48 ore (due sono di esponenti politici locali che hanno perso le ultime elezioni amministrative del giugno scorso), una riunione di maggioranza finita a “pesci in faccia” tra gli (ex?) alleati, un clima politico incandescente che va avanti da tempo e non promette nulla di buono per il sindaco grillino e una seduta straordinaria dell’assemblea cittadina richiesta ed ottenuta dalla minoranza (è stata convocata per domani alle ore 16) per fare luce sul momento critico e sul perché si sia arrivati ad una deleteria fase di stallo che sta bloccando oltremisura l’attività amministrativa della variegata compagine “insalata” (che va dai grillini a rifondazione comunista ad ex Forza Italia) di governo cittadino.

A San Giovanni Rotondo è caos conclamato. Il quadro a tinte fosche, come si può ben comprendere, mette a rischio la tenuta della consiliatura ad appena nove mesi dalla vittoria elettorale del giugno 2024. E tutto questo – è giusto ricordarlo e sottolinearlo per capirne la portata- nell’anno Giubilare. Per la serie: la città di san Pio, ahimè, centro di cristianità mondiale, riesce a farsi del male da sola, anche e soprattutto quando non è il caso. Chiamasi tafazzismo. Una brutta “malattia”.

Che colpisce le compagini politiche e partitiche improvvisate ed eterogenee che difettano di coesione. La città, per la sua notorietà e non solo, meriterebbe ben altro. Ma purtroppo è amministrata da quello, come dice il detto, che “passa il convento” (e i frati non c’entrano niente) ovvero da un ceto politico, specchio dell’elettorato, non sempre all’altezza dell’importanza che riveste la città nel mondo. Ma tant’è…. La opposizione in assise, consapevole del particolare momento critico, ha ritenuto, non a torto, di chiedere la convocazione di una seduta straordinaria e monotematica del consiglio comunale per fare il punto della situazione.

Al sindaco grillino il compito di fare chiarezza e in caso contrario di trarre le dovute conclusioni. C’è da capire se ci sono ancora le condizioni per proseguire il percorso oppure andare tutti a casa. Il momento, come si può intuire, è topico. Non si può più andare avanti così. Da un lato la necessità non più procrastinabile di un cambio di passo (se si è in grado) da parte della maggioranza per proseguire la corsa; dall’altro un sussulto di dignità da parte del sindaco qualora dovessero venir meno tali condizioni. Tradotto in soldoni: staccare la spina e ridare la parola (chiamasi democrazia) al popolo elettore affinché possa scegliersi un nuovo governo cittadino.

“Esprimo la mia profonda preoccupazione – sono le parole di Mimmo Longo Forza Italia, consigliere comunale di opposizione a San Giovanni Rotondo – riguardo alla grave crisi amministrativa che ha colpito la nostra città. Arrivare a questo punto, credetemi, non se l’aspettava nessuno. È con uno spirito di responsabilità e di trasparenza che desidero condividere le mie riflessioni su quanto sta accadendo. Negli ultimi mesi – ricostruisce Longo- abbiamo assistito a un deterioramento della situazione politica e amministrativa.

Le tensioni interne, le divisioni tra i vari gruppi e le recenti dichiarazioni di alcuni esponenti politici, incluso il nostro sindaco, hanno creato un clima di incertezza e sfiducia. Quello che una volta era un dialogo costruttivo si è trasformato in un gioco di accuse e polemiche che non portano a nulla di buono per la nostra comunità. Ciò che è ancora più preoccupante – continua Longo – è che, a quanto pare, si è arrivati addirittura ad alzare le mani. Questa non è una soluzione.

Non possiamo permetterci di lasciare che la nostra città venga guidata da una crisi di leadership e da conflitti interni. I cittadini di San Giovanni Rotondo meritano di meglio. Meritano un’amministrazione forte, coesa e in grado di rispondere alle loro esigenze. Personalmente, credo che non ci siano più i presupposti – è l’affondo dell’esponente azzurro – per continuare.

Come consigliere di opposizione ho sempre cercato di lavorare per il bene della nostra comunità, ma attualmente non vedo la volontà di affrontare le sfide che ci attendono con serietà e determinazione. È fondamentale che vi rendiate conto – è l’appello rivolto alla frantumata maggioranza – che la mancanza di un piano chiaro e condiviso, oltre che la mancanza di programmazione, sta danneggiando la nostra città.

È tempo di riflettere seriamente sulle vostre responsabilità. Se non siete in grado di trovare un accordo, di rispettare il mandato che vi è stato conferito dai cittadini e di lavorare per il bene comune dovete prenderne atto, dovete chiedervi se siate in grado di continuare, in caso contrario traete voi le conclusioni. È necessario che tutti voi, indipendentemente dalle posizioni politiche, vi sediate attorno a un tavolo per discutere e trovare una via d’uscita. Dovreste mettere da parte le divergenze e concentrarvi sugli interessi della nostra comunità. Per concludere: il futuro di San Giovanni Rotondo è nelle mani di ognuno di noi.

Dovete agire ora, con coraggio e responsabilità, per ripristinare la fiducia dei cittadini e ripartire verso un percorso di crescita e prosperità. Altrimenti è opportuno rimettere la parola agli elettori, i quali questa volta sapranno sicuramente fare meglio.”

francesco trotta

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