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Puglia in crisi: 37,7% della popolazione a rischio povertà, la Cisl chiede azioni urgenti

La Puglia si trova a fronteggiare una situazione economica e sociale sempre più critica, come emerge dai dati Istat 2024, che segnalano un preoccu

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La Puglia si trova a fronteggiare una situazione economica e sociale sempre più critica, come emerge dai dati Istat 2024, che segnalano un preoccupante aumento del rischio di povertà e esclusione sociale. Ben il 37,7% della popolazione pugliese si trova in questa condizione, con un incremento di 5 punti percentuali rispetto al 32,2% del 2023. Questo dato colloca la regione tra quelle con il più alto tasso di rischio in Italia, ben al di sopra della media nazionale del 23,1%.

A denunciare questa situazione è Antonio Castellucci, segretario generale della Cisl Puglia, che esprime forte preoccupazione per un fenomeno che continua a peggiorare. “La Puglia sta attraversando una fase di gravi difficoltà economiche e sociali, che non può essere ignorata“, ha affermato Castellucci, sottolineando la gravità della crisi che coinvolge una larga parte della popolazione.

Lavoro e precarietà: la crescita non basta

Il problema non si limita alla povertà, ma investe anche il mercato del lavoro. Nel 2024, il tasso di occupazione in Puglia è cresciuto di soli 0,5% rispetto al 2023, un dato tra i più bassi del Mezzogiorno. Questo implica che, pur avendo un lavoro, molte persone in Puglia non riescono a superare la soglia della povertà. “Il lavoro povero è una delle questioni più gravi: non solo umilia le persone, ma le esclude dalla società, aumentando la vulnerabilità sociale“, ha aggiunto Castellucci, che ha posto l’accento sulla necessità di intervenire per tutelare i lavoratori con bassi redditi e limitata formazione.

Le proposte della Cisl: investimenti, welfare e formazione

Per affrontare questa situazione critica, la Cisl Puglia ha avanzato un piano di azione regionale che include diverse misure strategiche:

  • Maggiore contrattazione e welfare, per garantire diritti e tutele ai lavoratori più vulnerabili.

  • Investimenti infrastrutturali per stimolare l’economia e creare nuove opportunità di lavoro.

  • Gestione efficace delle risorse del PNRR e del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), evitando sprechi e inefficienze.

  • Contrasto al lavoro precario e implementazione di politiche attive per l’occupazione.

  • Miglioramento dei servizi alle famiglie, per facilitare la conciliazione tra lavoro e vita privata.

  • Formazione professionale mirata, per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro regionale.

  • Informazione capillare per sensibilizzare cittadini e lavoratori sulle opportunità disponibili.

Non sappiamo cosa ci riserverà il 2025, ma sappiamo che servono azioni concrete e immediate. Nei prossimi mesi, chiederemo alla Regione Puglia di attuare queste misure per dare una risposta reale alle famiglie pugliesi in difficoltà e contrastare il crescente rischio di povertà ed esclusione sociale“, ha concluso Castellucci.