“Chiediamo un decreto ad hoc e la sospensione della procedura di espulsione dei lavoratori extracomunitari insediati nella Baraccopoli di Borgo Me
“Chiediamo un decreto ad hoc e la sospensione della procedura di espulsione dei lavoratori extracomunitari insediati nella Baraccopoli di Borgo Mezzanone e l’avvio contestuale della procedura di verifica finalizzata al rilascio di permesso umanitario, concesso a tutti quelli che aderiranno alla proposta di lasciare la baraccopoli”. Luana Zanella, capogruppo di AVS alla Camera, in una interrogazione ai ministri del Lavoro e dell’Interno.
In base ad un protocollo del maggio del 2021 firmato dal ministro dell’Interno, dalla Regione Puglia, dalla provincia e prefettura di Foggia, la Baraccopoli di Borgo Mezzanone, uno dei ghetti più grandi d’Europa.
Difatti il comune di Manfredonia, insieme a Foggia e al Politecnico di Bari, gestisce un finanziamento PNRR da 52 milioni per eliminare l’insediamento abitativo abusivo di Mezzanone.
Un progetto che prevede la realizzazione di una serie di strutture abitative di diverso genere dove ricollocare i lavoratori, lo sgombero e la bonifica della baraccopoli abusiva che ospita oltre 4.000 persone e per azioni finalizzate all’integrazione sociale e all’inserimento nel mercato del lavoro regolare.
Inoltre la Regione Puglia sta realizzando una foresteria per offrire un alloggio temporaneo ai lavoratori stagionali.
Il comune di Manfredonia e quello di Foggia sono i soggetti attuatori del progetto secondo il quale i nuovi insediamenti saranno distribuiti tra Borgo Mezzanone (Manfredonia) per 1850 posti e Borgo Cervaro (Foggia) per 650 posti.
Europa Verde di Capitanata sta seguendo da vicino la vicenda per evitare che il progetto diventi un rimedio peggiore del male provocando un collasso del sistema agricolo facilitando il caporalato e lo sfruttamento in nero dei lavoratori. Per questo la portavoce provinciale avv. Innocenza Starace ha interessato il proprio gruppo parlamentare perché se l’intento è buono sulla carta, ci sono una serie di
problematiche sulle modalità di gestione degli interventi (che ad oggi non sono ancora iniziati, nonostante la scadenza del finanziamento sia fra un anno e mezzo).
L’avv. Innocenza Starace ha ribadito in incontri con i sindaci Domenico La Marca di Manfredonia e Maria Adele Episcopo di Foggia che “nel momento in cui la Polizia farà identificazione dei migranti che vivono nella baraccopoli (azione necessaria per valutare le scelte sulle abitazioni e sui criteri per inserirli nelle abitazioni), si accerteranno diverse situazioni: 1) extracomunitari irregolari sia per scadenza del permesso stagionale, sia per essere in possesso solo del nulla osta all’ingresso in Italia e non il permesso di soggiorno, per mancanza dell’idoneità` alloggiativa; 2)
extracomunitari regolari che avendo indicato un alloggio non più utilizzato (avendo scelto di vivere nella baraccopoli) diventerebbero irregolari poiché secondo il Testo Unico sull’immigrazione la carenza dell’alloggio idoneo, fa scattare la revoca del permesso di soggiorno per chi è regolare ed impedisce il rilascio di un permesso per gli irregolari.”
Queste le motivazioni della interrogazione parlamentare dell’on. Zanella: senza un intervento governativo ad hoc, il finanziamento per superare l’insediamento abusivo rischia di provocare gravi conseguenze per le persone che vivono nelle baracche, per i cittadini di Borgo Mezzanone e il sistema agricolo provinciale nel suo complesso.
Europa Verde Verdi di Capitanata
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