Meteo,Scenari gelidi all’orizzonte!

Lo scenario meteorologico dopo metà febbraio si tinge di bianco e il Burian incalza. I modelli matematici continuano ad alternare aggiornamenti tr

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Lo scenario meteorologico dopo metà febbraio si tinge di bianco e il Burian incalza. I modelli matematici continuano ad alternare aggiornamenti tra fasi più gelide e momenti meno estremi, ma la tendenza generale rimane quella di un evento invernale di grande portata, con temperature in forte calo e nevicate che potrebbero interessare molte zone della Penisola. Le analogie con il febbraio 2012 si fanno sempre più evidenti, e non è escluso che questa ondata di gelo possa segnare un nuovo record meteorologico.

La chiave di tutto sta nel comportamento del Vortice Polare, che da giorni mostra segni di indebolimento. L’alta pressione siberiana sta spingendo masse d’aria gelida verso l’Europa orientale, e se il blocco anticiclonico sulla Scandinavia e la Russia dovesse rafforzarsi ulteriormente, il Burian potrebbe sfondare anche in Italia. Questo tipo di dinamica atmosferica è quella che nel 2012 portò un’ondata di gelo epocale, con nevicate storiche su molte città italiane e temperature abbondantemente sotto lo zero anche di giorno.

I modelli numerici come ECMWF e GFS continuano a mostrare scenari da inverno pieno, con incursioni fredde continentali che potrebbero interessare l’Italia in modo diretto tra il 16 e il 22 febbraio. Ovviamente, la distanza temporale impone ancora prudenza, perché piccoli spostamenti delle figure bariche potrebbero modificare radicalmente la traiettoria dell’aria gelida. Tuttavia, il quadro generale resta improntato a un raffreddamento significativo, con il gelo che prima conquisterà l’Europa centrale e poi potrebbe puntare verso il Mediterraneo.

Se questa evoluzione venisse confermata, lo scenario sarebbe da evento di portata storica, con possibilità di nevicate in pianura non solo al Nord, ma anche lungo il versante adriatico fino alla Puglia. Le termiche previste a 850 hPa oscillano tra -10°C e -15°C, valori compatibili con neve fino alle coste in molte regioni. Anche le città del Centro come Roma e Firenze potrebbero rientrare nella traiettoria del Burian, con possibili sorprese bianche che mancavano da anni.

Il rischio di una fase nevosa intensa potrebbe essere amplificato dall’interazione tra l’aria gelida in arrivo e le correnti più umide presenti sul Mediterraneo. Questo mix potrebbe favorire la genesi di depressioni in grado di portare nevicate molto abbondanti soprattutto tra la Pianura Padana e le regioni adriatiche. Le prime ipotesi di accumuli sono ancora premature, ma non si escludono valori superiori ai 15-20 cm anche in città come Bologna, Rimini, Ancona e Pescara.

L’esperienza del febbraio 2012 insegna che, quando il Burian riesce a sfondare senza ostacoli, l’Italia può vivere situazioni da inverno eccezionale, con gelo persistente e neve che dura al suolo per giorni. All’epoca furono colpite anche le regioni tirreniche, con accumuli record a Roma e Napoli. Se i prossimi aggiornamenti dovessero confermare questa traiettoria, potremmo trovarci di fronte a un evento paragonabile, con impatti significativi su molte città italiane.

Al momento, gli occhi restano puntati sui prossimi aggiornamenti dei modelli, che nelle prossime 48-72 ore potrebbero chiarire meglio la reale traiettoria del gelo siberiano. L’incertezza è ancora alta, ma l’ipotesi di un colpo di scena meteorologico è tutt’altro che da escludere. Il Burian è una minaccia concreta e potrebbe trasformare la seconda parte di febbraio in un periodo da record per il gelo e la neve in Italia.

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