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I fondi ci sono, ma restano bloccati. I quasi 54 milioni di euro stanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per smantellare il “ghetto” di Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia, sono ancora fermi a causa di ritardi burocratici e tensioni tra le istituzioni.
Nonostante l’assegnazione al Comune di Manfredonia risalga al 2022, la mancanza di una strategia condivisa tra amministrazioni locali e governo centrale ha finora impedito qualsiasi passo concreto. Il Comune accusa Roma di non fornire il supporto necessario, mentre il governo ribatte sulla necessità di rispettare le scadenze del Pnrr.
Nel frattempo, la situazione nel ghetto resta invariata. Nessun censimento ufficiale, nessun coinvolgimento delle persone che vi abitano, nessun piano operativo chiaro. La scadenza per l’intervento è stata già prorogata a giugno 2026, ma il rischio è che il progetto naufraghi, lasciando inalterata una delle più grandi emergenze abitative e lavorative del Paese.
L’Espresso
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