In Puglia, l’inverno sembra essersi trasformato in una primavera anticipata. Mandorli in fiore, mimose già pronte per la raccolta e colture ortico
In Puglia, l’inverno sembra essersi trasformato in una primavera anticipata. Mandorli in fiore, mimose già pronte per la raccolta e colture orticole maturate con oltre un mese di anticipo sono solo alcuni degli effetti del caldo anomalo che sta caratterizzando l’inizio del 2025. Secondo Coldiretti Puglia, questa situazione espone le coltivazioni al rischio di gelate improvvise, con possibili danni irreparabili.
Il fenomeno non riguarda solo la produzione agricola, ma anche l’equilibrio naturale. L’assenza di un vero inverno può compromettere la fioritura degli olivi, riducendo la produzione di olio extravergine. Inoltre, il clima mite favorisce la proliferazione di insetti dannosi come la cimice asiatica, con effetti negativi su frutta, ortaggi e cereali.
Il problema si somma alla persistente siccità, che nel 2024 ha già causato perdite superiori a un miliardo di euro per l’agricoltura pugliese. Gli agricoltori, alle prese con il rincaro dei costi fino al 50%, chiedono interventi concreti: investimenti in bacini idrici, sostegno a colture più resistenti e incentivi per contrastare gli effetti della tropicalizzazione del clima.
Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato in Italia, con un incremento di 1,35 gradi rispetto alla media storica. Senza misure adeguate, il rischio è quello di vedere il settore agricolo pugliese affrontare un’emergenza climatica sempre più difficile da gestire.
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