Dal 2019 al 2023 la Puglia ha perso circa 200 milioni sui rimborsi per la spesa farmaceutica assicurati dal payback per l’acquisto diretto dei far
Dal 2019 al 2023 la Puglia ha perso circa 200 milioni sui rimborsi per la spesa farmaceutica assicurati dal payback per l’acquisto diretto dei farmaci. Nello stesso periodo, a causa di una norma inserita nella legge di bilancio nazionale del 2019 che ha cambiato i criteri di assegnazione, altre regioni hanno beneficiato di ingenti risorse. “È una legge sbagliata e iniqua” tuona l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Piemontese, che in conferenza di regioni, ha chiesto al Governo di ristabilire un principio di equità, approvando quanto prima i nuovi criteri di riparto proposti dalla maggioranza delle regioni. “Diversamente non ci sarà accordo e circa 3 miliardi di euro non potranno essere iscritti a bilancio dalle Regioni sul fondo sanitario provocando una paralisi”.
Il vice di Michele Emiliano ha sintetizzato la posizione espressa in conferenza delle regioni, al termine della due giorni che lo ha visto partecipare a Roma anche alla commissione Sanità. Il Payback farmaceutico è un meccanismo di rimborso che prevede il recupero da parte dello Stato di eventuali eccedenze di spesa rispetto ad un budget stabilito per l’acquisto diretto dei farmaci. Sono le aziende fornitrici di farmaci che, per previsione normativa, vanno a ripianare il 50% dell’eccedenza della spesa effettuata dalle singole regioni, rispetto ai relativi tetti annui di spesa fissati per legge.
Con la legge di bilancio del 2019, questo criterio di riparto che storicamente era fissato al 50% per tutte le Regioni, è stato ridisegnato sulla base della quota di accesso al fondo sanitario di ciascuna Regione. Questo ha permesso a regioni come la Lombardia di avere circa 900 milioni in più per finanziare la sua spesa sanitaria negli ultimi cinque anni, mentre la Puglia ha perso 200 milioni. “Bisogna superare queste iniquità territoriali e sono contento di aver trovato anche in altre regioni una grande attenzione e convergenza verso la nostra richiesta di modifica dei criteri di riparto già condivisi e approvati a novembre dello scorso anno. Ci aspettiamo che il Governo adotti un decreto con il quale ristabilisca i termini per una distribuzione più equa e corretta dei fondi tra tutte le regioni italiane”, ha concluso l’assessore Piemontese.
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