Tra le città più vivaci della Capitanata ecco San Giovanni Rotondo, capitale del turismo religioso insieme a Monte Sant’Angelo, ma anche realtà ch
Tra le città più vivaci della Capitanata ecco San Giovanni Rotondo, capitale del turismo religioso insieme a Monte Sant’Angelo, ma anche realtà che punta ad altre iniziative. Il sindaco Filippo Barbano: “Venire a San Giovanni Rotondo perché questa è la città dell’accoglienza dove si respira cultura, pace e spiritualità, e dove anche dal punto di vista naturalistico ed enogastronomico abbiamo diverse eccellenze. Stiamo migliorando il decoro urbano, a breve partirà un progetto per valorizzare il centro storico, agevolando coloro che vorranno avviare nuove attività con la riduzione di IMU e Tari del 50%. Siamo orgogliosi che San Giovanni oggi è la città più visitata della Puglia”
“Chi arriva da noi – aggiunge l’assessore al turismo, Gennaro Tedesco – deve fare una esperienza che va ben oltre il consolidato turismo religioso. Cultura, storia, tradizioni, prodotti di qualità rappresentano il valore aggiunto della nostra offerta turistica”. Città importante anche per la Provincia. “Assolutamente – afferma il presidente Giuseppe Nobiletti -, San Giovanni è una città che va oltre Padre Pio e il turismo religioso”.Olio e mandorle coltivate nella fascia pedegarganica di San Giovanni Rotondo sono due prodotti importanti per l’economia locale. “Il percorso dell’alta qualità per la nostra azienda – racconta l’imprenditore Maurizio Palladino – è fondamentale”. Un altro prodotto da inserire nel novero delle eccellenze è sicuramente il formaggio pecorino del Gargano, prodotto dall’azienda Longo. Questo formaggio ha già ricevuto diversi riconoscimenti e nel 2023 è stato premiato come formaggio dell’anno. San Giovanni è una città viva, una delle poche del Foggiano con il tasso di disoccupazione basso. Fondamentale il ruolo dell’unica banca del territorio: la BCC San Giovanni Rotondo. “La nostra banca ha ormai 106 anni e ha contribuito allo sviluppo della città. Artigiani, agricoltori, liberi professionisti, imprenditori sono stati sostenuti e svincolati dalle attività di usura. La banca ha sostenuto l’indotto del turismo e dell’ospedale. Oggi il prodotto bancario comunale al 50% viene gestito dalla nostra BCC”.
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