Non sono rosee le prospettive per il 2025 nello stabilimento Fpt Industrial di Foggia. Già da gennaio proseguirà il ricorso alla cassa integra
Non sono rosee le prospettive per il 2025 nello stabilimento Fpt Industrial di Foggia. Già da gennaio proseguirà il ricorso alla cassa integrazione guadagni ordinaria.
La direzione aziendale lo ha comunicato oggi alle organizzazioni sindacali. Colpa del calo delle commesse, che già da mesi si ripercuote sui lavoratori. “La causa delle sospensioni è determinata dalla temporanea necessità di adeguare i volumi produttivi ai ridotti ordinativi”, confermano dalla Fiom.
È un momento difficile per l’ex Sofim e le previsioni nel sito produttivo in zona Asi Incoronata, tra i più grandi in Italia, non sono confortanti: tra i dipendenti, si parla già di una settimana di cassa integrazione al mese e cresce il malumore.
Già il 12 novembre scorso, a margine di un incontro con Iveco, Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM e AqcfR nazionali parlavano di “un anno di mercato ancora difficile”, guardando alle prospettive industriali illustrate dall’azienda alle delegazioni di tutti gli stabilimenti.
A Foggia, nel 2025 i volumi “si contrarranno secondo le previsioni a 176.000 pezzi annui anche a causa del calo degli ordini di CNHI. Le motorizzazioni Euro 7 entreranno prevedibilmente in produzione nel 2027”, avevano fatto sapere i sindacati. Dovrebbero attestarsi, invece, su circa 900 veicoli, e dunque su un valore stabile, i volumi nello stabilimento di allestimento dei bus.
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