Sarà ancora una volta la magistratura a esprimersi sui nuovi bandi per le concessioni degli stabilimenti balneari. Dopo la pubblicazione del bando
Sarà ancora una volta la magistratura a esprimersi sui nuovi bandi per le concessioni degli stabilimenti balneari. Dopo la pubblicazione del bando per l’affidamento di una serie di strutture da parte del Comune di Ginosa, nel tarantino, infatti, alcuni concessionari in proroga fino al prossimo 31 dicembre hanno impugnato il provvedimento chiedendone l’annullamento al Tar di Lecce. Anche l’ente guidato dal sindaco Vito Parisi si è costituito in giudizio per difendere il provvedimento. «Non avevamo escluso – ha dichiara Parisi – l’eventualità che potessero esserci dei ricorsi in questo procedimento ed eravamo pronti. Il Comune di Ginosa non ha fatto altro che seguire la strada tracciata dalla sentenza del Consiglio di Stato, che ha imposto di applicare la direttiva Bolkestein, bandendo nuove gare per l’affidamento delle concessioni balneari e ponendo un punto fermo sulla questione. Da qui in avanti – ha aggiunto il primo cittadino – abbiamo ottemperato a questa sentenza e bandito la gara, la cui scadenza è stata prorogata fino al 7 gennaio 2025. Ciò, al fine di riscontrare da parte degli uffici comunali competenti le numerosissime richieste di informazioni e sopralluoghi pervenute da parte degli interessati al bando, anch’esse prorogate fino all’11 dicembre».
All’indomani della pubblicazione degli atti l’esponente del Movimento 5 Stelle che guida l’amministrazione sull’ipotesi di ricorsi era stato chiaro: «Me li aspetto ma non li temo. Rischiano – aveva puntualizzato allora – solo di far perdere tempo prezioso. La strada normativa è ormai tracciata e gli addetti ai lavori lo sanno. Non c’è spazio per speculazioni: servono lealtà e collaborazione da parte di tutti. Il nostro obiettivo ormai è chiaro: garantire una stagione balneare 2025 all’altezza delle aspettative e costruire un futuro di crescita, innovazione e opportunità per Marina di Ginosa».
E come raccontato nelle scorse settimane, l’enorme numero di richieste di informazioni arrivate agli uffici comunali, ha costretto l’ente ad allungare i tempi per la presentazione delle domande: «Abbiamo lavorato – ha proseguito Parisi nella nota inviata ieri alla stampa – affinché questa nuova gara divenisse un’opportunità importante per tutti, sia per chi si affaccia al settore sia per chi ha maturato esperienza negli anni, per lo sviluppo turistico di Marina di Ginosa, con progetti innovativi, migliori servizi e nuovi investimenti. La procedura pubblica è stata strutturata al fine di tutelare tutti gli imprenditori e assicurare la massima trasparenza. Per garantire ciò, abbiamo chiesto la collaborazione della Prefettura di Taranto. Le prime interlocuzioni – ha concluso il sindaco – sono state già avviate».
Una nuova battaglia legale, insomma, dovrà decidere il futuro di un numero significativo di impianti della provincia ionica. La procedura pubblica di Ginosa, infatti, prevede l’assegnazione dei primi 20 lotti che comprendono 12 stabilimenti balneari, 4 spiagge libere con servizi con circa 130 metri di spiaggia libera in più rispetto al passato e 2 delle quali dovranno anche garantire la balneazione per persone con disabilità gravi, e infine 2 aree attrezzate per animali e 2 concessioni per ormeggio.
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