Turista aggredita da cacciatore, WWF denuncia: “Area sipontina tra i ‘blackspot’ del bracconaggio”

Il WWF Foggia esprime la più ferma condanna per l'aggressione avvenuta nella Riviera sud di Manfredonia, dove una turista tedesca è stata violente

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Il WWF Foggia esprime la più ferma condanna per l’aggressione avvenuta nella Riviera sud di Manfredonia, dove una turista tedesca è stata violentemente attaccata da un cacciatore bracconiere dopo averlo sorpreso in attività illegali di uccellagione con richiami acustici vietati.

L’articolo de Il Fatto Quotidiano

“L’episodio – denuncia il WWF – evidenzia la gravità del fenomeno del bracconaggio nel nostro territorio e la pericolosità a cui sono esposti cittadini e ambientalisti che cercano di contrastare tali pratiche illecite. L’area della Riviera Sud sipontina è stata identificata dall’ISPRA come uno dei principali “blackspot” del bracconaggio in Italia, caratterizzata da caccia notturna in zone protette o limitrofe, uso di richiami acustici e reti a terra. Nonostante ciò, si registra una preoccupante riduzione della presenza delle forze dell’ordine sul territorio, spesso con pochi mezzi ed unità operative”.

“L’area in oggetto – puntualizza Maurizio Marrese, presidente del WWF Foggia – è stata oggetto di istituzione di un’oasi di protezione, come previsto per legge; un’occasione per la valorizzazione e la tutela per questi luoghi abbandonati e dimenticati ma che tanto potrebbero dare allo sviluppo e alla valorizzazione della riviera sipontina. Dopo questi accadimenti non ci meravigliamo di tanti atti intimidatori e violenti, nonché dei ricorsi avvenuti in questi anni contro le tutele ambientali – occorre intervenire urgentemente dopo tanta violenza”.

Per questo, il gruppo chiede con urgenza il rafforzamento della sorveglianza nelle aree critiche per il bracconaggio, con il ripristino e l’incremento delle unità specializzate, pene più severe per chiunque sia coinvolto in attività di bracconaggio e per coloro che minacciano o aggrediscono cittadini e attivisti impegnati nella tutela dell’ambiente e campagne di sensibilizzazione rivolte alla popolazione locale e ai visitatori, per promuovere la conoscenza e il rispetto delle normative vigenti in materia di caccia e conservazione della fauna selvatica.

Ancora, attivazione da parte della Provincia di Foggia delle sessanta Guardie Ecologiche Volontarie, mai utilizzate eppure tanto esaltate, addirittura sul sito del Ministero degli Interni dal 2016, l’istituzione di nuove oasi di protezione soprattutto intorno a Oasi Laguna del Re e Oasi Lago Salso (chiusa e dimenticata dal 2019 dal Presidente del Parco del Gargano) come presidio di legalità e modello di sviluppo locale e la creazione nel Comune di Manfredonia di un tavolo permanente finalizzato alla lotta al bracconaggio insieme alle associazioni venatorie riconosciute e alle associazioni anti-mafia.

“Il WWF Foggia ribadisce il proprio impegno nella lotta al bracconaggio e nella difesa del patrimonio naturale del nostro territorio, invitando le istituzioni e la società civile a non restare indifferenti e a collaborare attivamente per porre fine a queste pratiche illegali e garantire la sicurezza di tutti”, conclude.

 

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