L’Autorità Idrica Pugliese (AIP) ha compiuto una scelta storica: dal 2026 il servizio idrico integrato sarà affidato direttamente a una realtà int
L’Autorità Idrica Pugliese (AIP) ha compiuto una scelta storica: dal 2026 il servizio idrico integrato sarà affidato direttamente a una realtà interamente pubblica, partecipata dagli enti locali. La gestione in house ha prevalso dopo un’attenta analisi degli indicatori di convenienza, efficacia, efficienza e sostenibilità economico-finanziaria, superando altre ipotesi di gestione mista o aperta al mercato.
“La scelta garantisce qualità e universalità del servizio, oltre a una gestione ottimale delle risorse pubbliche”, ha spiegato il presidente di AIP, Toni Matarrelli, evidenziando il coinvolgimento diretto dei cittadini pugliesi nei processi decisionali attraverso i rappresentanti eletti. L’iter si completerà entro giugno 2025, con la selezione del gestore e la verifica dei requisiti normativi.
Acquedotto Pugliese e il ruolo dei Comuni
Per rispettare i criteri della gestione in house, sarà necessaria la cessione ai Comuni del 20% delle azioni di Acquedotto Pugliese (AQP), attualmente detenute al 100% dalla Regione Puglia. Questa modifica garantirà il mantenimento della natura interamente pubblica dell’azienda, già riconosciuta come società di rilevanza strategica nazionale.
L’acqua pugliese, dunque, rimane sotto controllo pubblico, con un modello che prevede un membro dell’organo di amministrazione e uno di controllo designati direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, a conferma dell’importanza strategica del bene.
Le dichiarazioni di Emiliano e Laforgia
“Siamo riusciti a mettere in sicurezza l’acqua pubblica, non solo come principio, ma come organizzazione strategica”, ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Grazie all’accordo con il Governo, abbiamo dimostrato che ciò che era stato sancito nel referendum sull’acqua pubblica oggi è una realtà. Questo è uno dei risultati politici più importanti degli ultimi anni e un grande motivo di orgoglio per tutti i pugliesi”.
Anche il presidente di AQP, Domenico Laforgia, ha sottolineato la validità della scelta: “La soluzione in house si è dimostrata la migliore per il territorio e per le comunità. Il riconoscimento del Governo sul valore strategico di AQP sfata il mito dell’inefficienza del pubblico, dimostrando che un modello ben organizzato come quello pugliese può competere e vincere”.
Un modello per il futuro
La decisione rappresenta un passaggio cruciale nella gestione del bene più prezioso: l’acqua. Con oltre 4 milioni di cittadini serviti e un territorio tra i più complessi d’Italia, la Puglia si conferma all’avanguardia nella tutela delle risorse idriche. Un esempio che, nelle parole di Emiliano, “rende onore alla tradizione del più grande ed efficiente acquedotto d’Europa”.
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