Al netto di chi non può e dei “tradizionalisti”, quelli del «Natale con i tuoi» e che resteranno a far la tombola in famiglia, i pugliesi decollan
Al netto di chi non può e dei “tradizionalisti”, quelli del «Natale con i tuoi» e che resteranno a far la tombola in famiglia, i pugliesi decollano preferibilmente diretti al caldo di Dubai e dintorni. Al contrario, il turismo pugliese ancora stenta a decollare in modo omogeneo come meta delle vacanze natalizie, specie per gli stranieri, vera risorsa salva estate 2024. C’è molto interesse per la regione, è vero, e andrebbe forse capitalizzato meglio. Si pensi, per esempio, al fascino esercitato da alcune località, come Locorotondo e Alberobello, che risultano essere tra i Borghi più cercati sul web per le vacanze invernali (fonte «Borghi italiani online – edizione 2024» di Telepass). Ma se ci sono realtà che stanno riuscendo a declinare la propria attrattività meridionale anche in chiave natalizia, è pur vero che c’è ancora moltissimo da fare per costruire un’offerta robusta abbastanza da reggere alla concorrenza di altre destinazioni. Per Capodanno, invece, le cose migliorano grazie soprattutto al turismo interno. «Sembra esserci una predominanza di italiani, ma comunque le prenotazioni per fine anno sono buone», dice Marina Lalli presidente nazionale di Federturismo Confindustria e vice presidente vicaria di Confindustria Bari e Barletta-Andria-Trani.
A proposito della città capoluogo, dopo mesi brillantissimi, pare che l’extralberghiero stia un po’ stringendo la cinta. «Va male sicuramente – dice Giovanna Castrovilli, presidente Extralberghiero Confcommercio Bari-Bat Aetb – l’estero è calato tantissimo e sono molte le disdette, come dalla Polonia. Siamo a un 30 per cento di occupazione». La spiegazione è sfaccettata. C’è l’offerta di eventi che sarebbe in tono minore e anche il concerto di fine anno sarebbe «un po’ tardivo». Poi «i voli low cost che scarseggiano, le difficoltà economiche degli italiani e la proliferazione degli alloggi. Diverso in altri comuni – afferma Castrovilli – dove si ha una occupazione più alta per il ritorno degli emigranti (come ogni anno del resto)». «La speranza – conclude – era sull’utilizzo della tassa di soggiorno per promozione e, soprattutto, con la creazione di un vero e proprio “villaggio”, fosse anche nei locali dell’ex mercato del pesce, con mercato permanente e degustazioni tipo la Boqueria (il mercato più famoso di Spagna; ndr) e artigianato e piccoli spettacoli. Probabilmente non ci sono stati i tempi tecnici per questa nuova giunta, ma speriamo per il prossimo anno con una programmazione strutturata già con molto anticipo. A noi manca sempre questo. Solo così si riesce davvero a destagionalizzare e noi operatori siamo disponibili a collaborare con idee e proposte».
Piero Innocenti (presidente vicario regionale Puglia della Fiavet-Federazione Italiana Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo) nota che c’è ancora un «certo movimento di turisti che vogliono visitare la Puglia, quindi indipendentemente dal mare. Vengono anche fuori stagione. Il movimento degli italiani a Natale è tipicamente basso, perché si tende a rimanere in famiglia di più rispetto a Capodanno, diciamo che è un retaggio dei vecchi tempi. Le mete principali sono il lungo raggio, con gli Stati Uniti dove, per fortuna, da maggio avremo un volo a settimana su New York fino a ottobre (e spero proprio che venga raddoppiato anche per rendere più facile la compilazione dei soggiorni dei 10 giorni o anche di quelli brevi di 4 giorni, che è un prodotto richiesto). Il breve raggio va a riempire le low cost europee che abbiamo e che Aeroporti di Puglia ci fornisce così egregiamente. E vorrei far notare che la Puglia da un po’ ha scoperto e apprezza Dubai e i Paesi Arabi limitrofi anche per Capodanno e anche per Natale. C’è molta richiesta. È un po’ la nuova Palma di Maiorca, la nuova Sharm El Sheikh».
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