Qualcuno ha provato a fare i conti. Ne è emerso che l’ultimo (forse) bilancio dell’era Michele Emiliano ha creato in Regione non meno di 13 nuove p
Qualcuno ha provato a fare i conti. Ne è emerso che l’ultimo (forse) bilancio dell’era Michele Emiliano ha creato in Regione non meno di 13 nuove poltrone, tutte nella disponibilità della politica, per un costo oggi difficilmente valutabile. Ma – soprattutto – ha anche messo sotto tutela politica alcune funzioni tecniche svolte dalle agenzie: forestali e irrigazione (e passi), il turismo (e insomma), ma persino le delicatissime attività in materia di ambiente.
Proprio così. Nel bilancio 2025 la maggioranza ha deciso di insediare consigli di amministrazione (presidente e due componenti) nelle agenzie Arif, Pugliapromozione e pure all’Arpa, cioè il braccio tecnico per eccellenza dell’amministrazione regionale. E infatti dopo il voto di mercoledì notte in Consiglio è successo un putiferio. «Il cda all’Arpa ce l’hanno anche altre Regioni», dicono a mezza voce dal centrosinistra riconducendo la paternità dell’operazione all’ex capogruppo Filippo Caracciolo, imputato a Bari per corruzione con l’accusa di aver truccato un appalto con la promessa (non mantenuta) di far assumere un dirigente comunale all’Arpa.
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