È un’inchiesta dai risvolti inquietanti quella che ha portato all’arresto di un dipendente comunale di Lucera, del figlio e di un uomo originario
È un’inchiesta dai risvolti inquietanti quella che ha portato all’arresto di un dipendente comunale di Lucera, del figlio e di un uomo originario del Napoletano, accusati di porto illegale e detenzione di ordigni esplosivi. L’operazione è stata condotta dai carabinieri di Lucera, che hanno rinvenuto il materiale esplodente all’interno del piano seminterrato del complesso che ospita gli uffici del giudice di pace.
Secondo le prime ricostruzioni, il dipendente comunale – un operaio della squadra manutenzione del Comune, incaricato della sistemazione di buche stradali e cartellonistica – aveva accesso al seminterrato grazie alle chiavi in suo possesso per motivi lavorativi. In quella stessa area, utilizzata come deposito per il materiale della squadra manutenzione, sono stati trovati gli ordigni esplosivi.Le indagini stanno cercando di fare luce sul ruolo svolto dagli altri due arrestati, tra cui il figlio del dipendente e l’uomo proveniente dalla provincia di Napoli. Resta da chiarire se il materiale esplodente fosse destinato a specifiche azioni o se si trattasse di un semplice stoccaggio illecito.
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