LA CERIMONIA NUZIALE ANCHE IN RIVA AL MARE

«DELIBERA di autorizzare la celebrazione dei matrimoni con rito civile presso le strutture, che saranno espressamente autorizzati dalla Giunta Comun

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«DELIBERA di autorizzare la celebrazione dei matrimoni con rito civile presso le strutture, che saranno espressamente autorizzati dalla Giunta Comunale» e dunque in strutture commerciale e turistico/ricettive, luoghi di pregio storico-ambientale, anche in spiaggia, purché muniti di regolare concessione o autorizzazione all’esercizio rilasciate dalla Pubblica amministrazione comunale.
IL PROVVEDIMENTO è della Giunta comunale adottato – comunica l’assessora al personale Sara Delle Rose – d’intesa con la dirigenza degli uffici anagrafe, sentite le associazioni di categoria. «Una proposta innovativa – rileva Delle Rose – che allarga la possibilità dei promessi sposi di scegliersi la località che meglio ritengono rispondere alle proprie attese per un evento di grande importanza per il proprio avvenire». È stato pertanto dato mandato al Dirigente del servizio di emanare un pubblico avviso rivolto ai proprietari e gestori di strutture ritenute idonee, interessati a renderle disponibili alla celebrazione di cerimonie matrimoniali.
UN ADEGUAMENTO alla evoluzione dei tempi introdotto – ricorda nella delibera l’assessora – nel Regolamento comunale dalla Commissione straordinaria con deliberazione del marzo 2020 ma mai ripresa dai successivi amministratori, che consente una maggiore disponibilità dei luoghi dove è possibile, previa autorizzazione, celebrare il matrimonio con rito civile. Una alternativa a quello di rito cattolico celebrato in chiesa, l’unico possibile fino al 1854, allorquando con l’unificazione d’Italia, venne approvato il Codice Pisanelli che prescriveva obbligatorio il matrimonio civile come atto giuridico formale. Una separazione, tra rito civile e rito religioso, che segnò un importante passo verso la laicizzazione dello Stato italiano.
IL MATRIMONIO oggi ha assunto un valore diverso per ogni persona o coppia. Per alcuni rappresenta un pilastro fondamentale della loro vita, mentre per altri è solo una delle tante opzioni per vivere una relazione nel cui ambito il matrimonio, religioso o civile, è solo un dettaglio che può essere sciolto in qualsiasi momento. Il valore del matrimonio è oggi un tema complesso e personale, influenzato da fattori culturali, sociali e individuali. È indubbio che il matrimonio tradizionale sia in declino. Il matrimonio sta assumendo forme più flessibili, riflettendo una maggiore parità di genere e un allontanamento dai ruoli tradizionali; una unione matrimoniale meno importante rispetto alla ricerca di una realizzazione individuale o professionale. Sempre più persone scelgono di convivere senza sposarsi, mettendo in discussione il ruolo tradizionale del matrimonio e privilegiando forme più flessibili, attuando una maggiore parità di genere e un allontanamento dai ruoli tradizionali.
NEL 2023 i matrimoni totali (184mila) hanno subito una diminuzione del 6,7per cento rispetto all’anno precedente; quelli civili rappresentano il 60% del totale; mentre quelli religiosi sono diminuiti dell’8,2 per cento. In aumento del 7,3 per cento rispetto al 2022, le unioni civili LGBTQIA+ con prevalenza di coppie maschili (56,1%). In diminuzione le separazioni: 8,4 per cento, e i divorzi 3,3 per cento con picchi in Sicilia e in Sardegna. La tendenza è di rinviare il matrimonio in età “matura”, ma nel 2023 si è registrato il record di seconde nozze: 44.320 rispetto al 2022, pari al 24,1 per cento.
PER MANFREDONIA le statistiche registrano, in generale, un trend demografico in calo continuo a fronte di una crescente presenza di anziani tra i quali avanzano gli ultracentenari.
Michele Apollonio

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