Tracciato per la prima volta uno ‘squalo mako’ nel Mediterraneo

Un gruppo di ricercatori guidati dal Virginia Tech sono riusciti a mettere un sensore di tracciamento su un giovane squalo mako pinna corta (Isuru

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Squalo mako pinna corta

Un gruppo di ricercatori guidati dal Virginia Tech sono riusciti a mettere un sensore di tracciamento su un giovane squalo mako pinna corta (Isurus oxyrinchus) nel Mediterraneo: è la prima volta che un’operazione del genere viene eseguita nella regione. Questi squali sono in grave pericolo di estinzione non solo nel Mediterraneo, ma anche a livello globale. Gli studiosi hanno dato conto dei loro risultati in un paper pubblicato su Frontiers in Marine Science. Il team di ricerca ha posizionato il sensore durante una spedizione di ricerca sullo squalo bianco nella regione. “Durante quel viaggio di ricerca – ha dichiarato Brendan Shea, uno studente di dottorato presso il College of Natural Resources and Environment del Virginia Tech – abbiamo incontrato per caso un giovane squalo mako pinna corta. Gli abbiamo posizionato addosso un sensore elettronico, che fornisce informazioni preziose sui suoi movimenti, aiutandoci a capire come preservare meglio la popolazione della sua specie”.Un gruppo di ricercatori guidati dal Virginia Tech sono riusciti a mettere un sensore di tracciamento su un giovane squalo mako pinna corta (Isurus oxyrinchus) nel Mediterraneo: è la prima volta che un’operazione del genere viene eseguita nella regione. Questi squali sono in grave pericolo di estinzione non solo nel Mediterraneo, ma anche a livello globale. Gli studiosi hanno dato conto dei loro risultati in un paper pubblicato su Frontiers in Marine Science. Il team di ricerca ha posizionato il sensore durante una spedizione di ricerca sullo squalo bianco nella regione. “Durante quel viaggio di ricerca – ha dichiarato Brendan Shea, uno studente di dottorato presso il College of Natural Resources and Environment del Virginia Tech – abbiamo incontrato per caso un giovane squalo mako pinna corta. Gli abbiamo posizionato addosso un sensore elettronico, che fornisce informazioni preziose sui suoi movimenti, aiutandoci a capire come preservare meglio la popolazione della sua specie”.

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