Il Natale 2024 potrebbe riservare all’Italia uno scenario meteorologico di grande impatto, ricordando da vicino l’ondata di gelo storica che colpì
Il Natale 2024 potrebbe riservare all’Italia uno scenario meteorologico di grande impatto, ricordando da vicino l’ondata di gelo storica che colpì la Puglia e altre regioni nel marzo del 1987. In quell’occasione, una massa d’aria gelida proveniente dall’Artico portò un lungo periodo di temperature rigidissime e abbondanti nevicate su tutta la regione, fino a trasformare anche le coste in paesaggi innevati.
Cosa accadde in Puglia
Nel marzo 1987, la Puglia visse un vero e proprio evento epocale: per circa due settimane, il gelo dominò incontrastato, con giornate di ghiaccio in molti comuni dove la temperatura non superò mai lo 0°C, nemmeno durante le ore diurne. Le nevicate furono eccezionali e interessarono non solo le aree interne e collinari, ma anche le zone costiere. Accumuli superiori ai 50 cm furono registrati su alture come le Murge, la Valle d’Itria e il Gargano, rendendo difficili gli spostamenti e offrendo al tempo stesso uno spettacolo suggestivo. Questo straordinario episodio resta impresso nella memoria collettiva come uno degli eventi meteorologici più severi mai registrati nella regione.
Per Natale 2024, i modelli meteo attuali delineano una possibile evoluzione che potrebbe riproporre un’ondata di freddo e neve, ma con un raggio d’azione ancora più ampio. Non si tratterebbe solo della Puglia, ma di gran parte del territorio italiano, specialmente lungo il versante orientale. Masse d’aria fredda di origine artica potrebbero invadere l’Italia, portando temperature molto basse e nevicate diffuse dalle Alpi fino alle regioni meridionali.
In Puglia, l’effetto potrebbe essere particolarmente intenso, specie nelle zone interne e collinari, dove il connubio tra le basse temperature e i venti umidi potrebbe favorire abbondanti nevicate. Tuttavia, anche le città costiere, come Bari, Brindisi e Taranto, potrebbero assistere a fiocchi di neve che, se le condizioni fossero favorevoli, potrebbero attecchire al suolo, regalando un insolito scenario natalizio.
Un evento di questo tipo avrebbe un grande impatto non solo sul paesaggio, ma anche sulla vita quotidiana. Le previsioni, se confermate, richiederebbero preparazione e prudenza per affrontare eventuali disagi nei trasporti e nei servizi. Al tempo stesso, l’idea di un “bianco Natale” affascina molti, evocando immagini da cartolina e un’atmosfera magica.
Se Natale 2024 dovesse davvero somigliare al marzo 1987, ci troveremmo di fronte a un evento meteorologico di grande portata, capace di segnare nuovamente la storia climatica del nostro Paese.
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