Stop al fumo all’aperto, stretta anche sulle sigarette elettroniche: la nuova direttiva dell’Unione Europea

Nuova stretta al fumo nell'Ue con un netto invito al divieto anche all'aperto vicino a scuole, parchi giochi e ospedali, a difesa dei bambini e de

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Nuova stretta al fumo nell’Ue con un netto invito al divieto anche all’aperto vicino a scuole, parchi giochi e ospedali, a difesa dei bambini e dei più fragili.Tempi duri anche per le sigarette elettroniche e altri dispositivi con “sostanze emergenti”, con la richiesta di una generale messa al bando al chiuso, come già avvenuto quasi ovunque per il tabacco.Mentre darà filo da torcere ai tabagisti anche la frequentazione dei dehors di bar e ristoranti, e persino delle spiagge: domani i ministri della Salute europei a Bruxelles approveranno una Raccomandazione del Consiglio Ue sugli ambienti privi di fumo, un testo non vincolante per gli Stati ma che resta altamente simbolico di una lotta contro il consumo di tabacco, tutt’ora causa principale (27%) dei tumori prevedibili.
    Si è ben lontani, insomma, dal caso del Buthan, dov’è vietato fumare ovunque salvo a casa propria. O alla legislazione (in realtà già revocata) della Nuova Zelanda di arrivare a un divieto totale del fumo ai nati dopo il 2008. Ma l’obiettivo è intervenire con decisione in tutta l’Unione, dove fuma ancora ben il 24% della popolazione. A dispetto dell’impegno indicato nel piano europeo di lotta contro il cancro di creare entro il 2040 una ‘generazione libera dal tabacco’, riducendo a meno del 5% quella dei tabagisti.
    Non ci sono grandi dubbi che domani al Consiglio Ue ci sarà un largo margine – è anzi attesa l’unanimità – per approvare la ‘Raccomandazione sugli ambienti privi di fumo’. E non quindi avrà alcun effetto pratico la risoluzione votata giovedì scorso del Parlamento europeo che ha bocciato la Raccomandazione (297 contrari, 241 favorevoli, 25 astenuti). Ma certo quest’iniziativa politica fa già presagire che tradurre in fatti, e leggi, il nuovo documento non sarà né immediato né scontato.
    Le novità, come detto, riguardano ad esempio i divieti al chiuso nei luoghi pubblici delle “sostanze emergenti”, come sigarette elettroniche o per consumare tabacco riscaldato, temendo i pericoli dell’esposizione al fumo passivo, tenendo conto della “particolare diffusione e attrattività tra i giovani e i bambini”. L’attenzione a limitare in ogni modo l’esposizione al fumo passivo ai più piccoli indica divieti o richiede “misure speciali” in tutte le aree all’aperto frequentate dai bambini come “parchi giochi pubblici, parchi di divertimento, piscine, spiagge, zoo e altri spazi simili all’aperto”.
    Scure sul fumo nelle auto private con bambini e via libera alle soluzioni per potenziare la prevenzione. E soprattutto fine ai capannelli all’uscita degli uffici tra i colleghi fumatori: la Raccomandazione Ue chiede di dare “protezione efficace dal fumo passivo e dagli aerosol nelle aree esterne associate ai posti di lavoro”. Senza scomodare il Buthan, il pensiero va subito agli Usa dove in molti Stati è già salita via via l’età minima per il consumo legale del tabacco, e i divieto crescenti vanno già dai parchi pubblici alle spiagge, includendo naturalmente ampie distanze ‘smoke-free’ dall’ingresso di edifici pubblici.

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