Uno studio ha scoperto che cambiare di continuo l'orario in cui si va a dormire e ci si sveglia ha coseguenze gravi sulla salute del cuore. Il son
Uno studio ha scoperto che cambiare di continuo l’orario in cui si va a dormire e ci si sveglia ha coseguenze gravi sulla salute del cuore. Il sonno irregolare, infatti, aumenta del 26% il rischio di infarti, ictus e insufficenza cardiaca. Le problematiche insorgono anche se le ore in cui ci si riposa la notte sono corrette.
L’importanza del sonno
È da sempre risaputa l’importanza del sonno: dormire poco fa male e riposare bene ci rende pronti ad affrontare la giornata. Abbiamo bisogno di circa 8 ore di sonno per notte per mantenerci in salute, sia fisicamente che mentalmente. Non rispettare le ore consigliate può portare a sviluppare malattie come obesità e diabete. Tuttavia, un nuovo studio pubblicato sul Journal of Epidemiology & Community Health ha dimostrato che oltre alla quantità è importante prendersi cura della qualità del nostro sonno.
Cosa hanno scoperto i ricercatori
Secondo lo studio andare a dormire sempre ad orari diversi è correlato all’insorgenza di ictus, infarto e insufficienza cardiaca, anche se le ore di sono sono abbastanza. I ricercatori dell’Università di Ottawa in CANADA che hanno condotto lo studio, hanno dichiarato: «Mentre la maggior parte delle ricerche precedenti hanno indagato l’impatto della durata del sonno sulla salute umana, si sa poco sugli effetti dei cambiamenti nel ciclo del sonno. I risultati del nostro studio suggeriscono che la regolarità potrebbe essere più rilevante di una durata sufficiente nel modulare il rischio di MACE (evento cardiovascolare avverso maggiore)».
Lo studio
I ricercatori hanno utilizzato i dati della UK Biobank, il più grande database biomedico del Regno Unito, prendendo in esame le informazioni cliniche di oltre 72.000 persone di età compresa tra i 40 e i 69 anni, le quali hanno indossato un accelerometro da polso per una settimana per misurare regolarità e durata del sonno. Il loro sonno e la loro salute sono stati monitorati per circa 8 anni, durante i quali sono stati registrati gli eventi cardiovascolari gravi, fatali e non fatali. Tra i partecipanti alla ricerca, coloro che non avevano un sonno regolare, hanno avuto il 26% di probabilità in più di incorrere in problemi cardiovascolari rispetto a coloro che avevano un sonno regolare.
I risultati
Dormire in modo irregolare, quindi, cambiando l’orario a cui si va dormire e ci si sveglia, ha conseguenze negative sulla salute del cuore, aumentando il rischio di infarti, ictus e insufficienza cardiaca. Lo studio ha inoltre dimostrato che le persone con un ritmo di sonno regolare avevano maggiori probabilità di dormire la quantità di ore raccomandate (7-9 ore a notte per i soggetti di età compresa tra 18 e 64 anni, e 7-8 ore per gli over 65).
Questo dimostra che il rischio di un evento cardiovascolare grave non viene compensato da una corretta durata del sonno, se questo è irregolare. Quindi, cambiare l’orario in cui si va dormire e ci si sveglia espone a una maggiore probabilità di infarto (23%), ictus (22%) e insufficienza cardiaca (45%).
I consigli
Alla luce del risultato dello studi Jean Pierre Chaput, l’autore principale dello studio, ha affermato che «i nostri risultati suggeriscono che la regolarità del sonno potrebbe essere più importante della durata sufficiente» e agggiunge: «A supportare la nostra tesi un numero crescente di ricerche che suggerisce come l’irregolarità del sonno può essere un fattore predittivo del rischio di mortalità più forte rispetto al sonno insufficiente».
Infine, il consglio di Chaput è di dormire abbastanza «Cercando di andare a letto sempre alla stessa ora. Anche perchè, non ci dimentichiamo, che un sonno scarso può contribuire all’ipertensione, uno dei principali fattori di rischio di eventi cardiovascolari».
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