Verba volant, scripta manent. Al Comune di Manfredonia da qualche mese ci sono Robin Hood che agiscono al contrario, portando vantaggi ai soliti n
Verba volant, scripta manent. Al Comune di Manfredonia da qualche mese ci sono Robin Hood che agiscono al contrario, portando vantaggi ai soliti noti ai danni dei cittadini e delle casse pubbliche dopo averle già portato sull’orlo del default, negando pure l’evidenza di tali azioni e sventolando a parole il vessillo del bene comune, della competenza e della trasparenza.
Nell’ultimo Consiglio il clamoroso “Io non ne so nulla” del povero sindaco a cui si stava facendo comprare un’auto di servizio con fondi dei Servizi Sociali destinati alle fragilità. Tutto nero su bianco a firma dell’Assessore Maria Teresa Valente e del Dirigente Matteo Ognissanti; tutto è stato poi clamorosamente smentito ed insabbiato dalla stessa maggioranza nonostante la presenza di documenti.
Questa Amministrazione sta ancora facendo solo e soltanto i “fatti propri” in maniera sfacciata in antitesi con il buon governo di Gianni Rotice che da sindaco aveva rinunciato ad ogni indennità (per un importo di oltre 100mila euro in meno di due anni confluiti nell’apposito capitolo per i servizi sociali, come riscontrabili dagli atti pubblici) e viaggiava con la sua auto senza alcun rimborso.
Questa è la verità, quello era un modo di voler bene davvero a Manfredonia ed alla comunità mettendo da parte ogni interesse personale. L’unica strada per rialzare e far ripartire la città dopo i saccheggi dei decenni precedenti.
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Nell’ultimo Consiglio il clamoroso “Io non ne so nulla” del povero sindaco a cui si stava facendo comprare un’auto di servizio con fondi dei Servizi Sociali destinati alle fragilità. Tutto nero su bianco a firma dell’Assessore Maria Teresa Valente e del Dirigente Matteo Ognissanti; tutto è stato poi clamorosamente smentito ed insabbiato dalla stessa maggioranza nonostante la presenza di documenti.
Questa Amministrazione sta ancora facendo solo e soltanto i “fatti propri” in maniera sfacciata in antitesi con il buon governo di Gianni Rotice che da sindaco aveva rinunciato ad ogni indennità (per un importo di oltre 100mila euro in meno di due anni confluiti nell’apposito capitolo per i servizi sociali, come riscontrabili dagli atti pubblici) e viaggiava con la sua auto senza alcun rimborso.
Questa è la verità, quello era un modo di voler bene davvero a Manfredonia ed alla comunità mettendo da parte ogni interesse personale. L’unica strada per rialzare e far ripartire la città dopo i saccheggi dei decenni precedenti.
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