Salva Casa: in Puglia al via il tavolo tecnico con i Comuni, le associazioni e gli ordini professionali

  “In Italia abbiamo un problema, che è il DPR 380 del 2001: dall’essere il testo unico sull’edilizia è diventato il raccoglitore di una g

Ricetta elettronica valida per un anno per i malati cronici Per i pazienti cronici, la ricetta dematerializzata sarà valida per un anno e permetterà di fare scorta di farmaci per 30 giorni di terapia, sempre in base alle indicazioni del medico. Lo afferma il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in merito alle misure per la salute contenute nel Dl Semplificazioni approvato dal Consiglio dei Ministri. Si tratta, afferma il ministro, di una “importante novità”. “Un malato cronico ha bisogno periodicamente di assumere lo stesso farmaco – aggiunge il ministro – grazie a questa norma i pazienti o chi si prende cura di loro in caso di non autosufficienza, hanno il doppio vantaggio di non dover andare ripetutamente dal medico per ritirare la ricetta e ripetutamente in farmacia per ritirare i farmaci. Non dimentichiamo che molti pazienti cronici sono persone anziane, spesso affette da più di una patologia cronica, non autosufficienti o che hanno difficoltà a spostarsi. È evidente la portata semplificativa di questa misura non solo per le persone ma anche per i medici di famiglia per i quali si alleggerisce il carico di lavoro amministrativo a vantaggio della cura dei pazienti”.
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“In Italia abbiamo un problema, che è il DPR 380 del 2001: dall’essere il testo unico sull’edilizia è diventato il raccoglitore di una galassia eterogenea di norme, provocando non pochi disagi e problemi per tutti gli operatori del settore”. Lo ha dichiarato in una nota il consigliere delegato all’Urbanistica della Regione Puglia, Stefano Lacatena, durante l’audizione in V Commissione consiliare sul decreto Salva Casa.

“Noi legislatori regionali abbiamo, quindi, un compito: cercare di allineare la normativa regionale a quella nazionale, con il preciso obiettivo di semplificare e coordinare i due livelli di legislazione. Dai sottotetti alla doppia sanatoria: c’è un numero elevato di questioni disciplinate dallo Stato e dalla Regione. Un ginepraio che spetta al governo nazionale risolvere in maniera definitiva, ordinando la disciplina su tre punti principali: abbiamo bisogno di una legge sull’urbanistica uguale per tutto il territorio nazionale, di un’unica legge anche sulla rigenerazione urbana e abbiamo bisogno che venga ripreso il progetto di legge di modifica del DPR 380 per modernizzarlo e renderlo all’altezza delle attuali sfide”, ha detto Lacatena.

“La Regione non resterà ferma e siamo pronti a fare la nostra parte: per questo, convocherò, a strettissimo giro, il tavolo tecnico con i Comuni, le associazioni del settore e degli ordini professionali. Faremo ciò che mi auguro faccia anche il governo nazionale: cercare di semplificare la normativa. Sul serio, senza slogan, perché deve essere un obiettivo concreto.”, ha concluso il consigliere della Regione Puglia.
Salvini: entro novembre arriverà il prontuario del MIT sul Salva Casa

Ricordiamo che nel suo intervento all’Assemblea annuale dell’ANCI, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha annunciato che “arriverà entro novembre – tanti sindaci l’hanno chiesto e ci sta lavorando il legislativo del Ministero – una sorta di mini manuale di accompagnamento per non lasciare gli uffici tecnici comunali e i sindaci in balia della discrezionalità su come applicare il Salva Casa, su quali interventi andare a sanare e regolarizzare, in cambio di quali cifre richieste.

Arriverà il prontuario per l’uso, ma tenete presente che il Salva Casa non è un condono. Parlavo con i responsabili del Comune di Roma, siamo l’unico paese occidentale dove ad oggi sono aperti tre condoni edilizi. Il solo Comune di Roma ha 170.000 pratiche giacenti e riescono a lavorarne 6.000 all’anno. Alcune di queste sono risalenti a metà degli anni ’80. Pensiamo anche all’introito per le casse comunali, fatta una media di 3 o 4mila euro per intervento, di quante leggi di bilancio e di quanti esercizi di bilancio per i comuni potrebbero essere portati a casa”, ha detto Salvini.

“Conto che con questa interpretazione autentica del Ministero il Salva Casa possa essere messo a terra sulle grondaie, sui sottotetti, sulle verande, sui gradini, sui caminetti, su tutto quello che è interno e non va a incidere su aspetti che ovviamente non possono competere al mio Ministero”, ha concluso il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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