Dal bonus di 1.500 euro per le scuole private e la nuova rottamazione delle cartelle spalmata in 10 anni, allo stop alla stretta sulle criptovalute
Dal bonus di 1.500 euro per le scuole private e la nuova rottamazione delle cartelle spalmata in 10 anni, allo stop alla stretta sulle criptovalute e agli sceriffi del Mef nelle aziende, le risorse per l’automotive ma anche la ‘cannabis di Stato’ e la riedizione del Rdc. La valanga degli emendamenti alla manovra (4.562 quelli depositati in commissione Bilancio alla Camera) contiene come di consueto le proposte più variegate che spaziano dal ‘fuoco amico’ della maggioranza ai vecchi cavalli di battaglia delle opposizioni derubricati dal governo.
Voucher 1500 euro scuole private
Un bonus fino a 1500 euro a studente da spendere solo in una scuola paritaria. E’ quanto prevede l’emendamento di Fratelli d’Italia alla Manovra 2024. “A partire dall’esercizio finanziario 2025, alle famiglie con reddito Isee non superiore ad euro 40.000,00 è riconosciuto un voucher, spendibile esclusivamente presso una scuola paritaria, per un importo annuale massimo pari a euro 1.500 per ogni studente frequentante una scuola paritaria primaria, secondaria di I grado o il primo biennio di una scuola paritaria di II grado”, si legge nel testo presentato dai deputati Malagola e Coppo. “L’effettivo ammontare del voucher per ogni studente è calcolato sulla base di scaglioni inversamente proporzionali al reddito Isee e nei limiti di un finanziamento complessivo pari ad euro 65 milioni annui. Nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’istruzione e del merito è istituito un fondo dedicato agli interventi del presente comma, pari a 16,25 milioni per l’anno 2025, 65 milioni per l’anno 2026, 65 milioni per l’anno 2027”, si legge ancora nel testo della proposta.
Rottamazione cartelle 2000-2023 rate in 10 anni
I debiti con l’Erario dal primo gennaio del 2000 al 31 dicembre 2023 possono essere estinti senza corrispondere le somme affidate all’agente della riscossione a titolo di interessi e di sanzioni, gli interessi di mora “versando le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento”. E’ la proposta di rottamazione contenuta in un emendamento firmato da alcuni deputati leghisti. Il pagamento delle somme è effettuato nel numero massimo di 120 rate uguali, la prima il 31 di luglio 2025 e le restanti l’ultimo giorno del mese fino alla estinzione del debito. Si potrà aderire alla definizione agevolata entro il 30 aprile 2025 con una dichiarazione in modalità esclusivamente telematiche. Nella dichiarazione il debitore indica l’eventuale pendenza di giudizi sui carichi e assume l’impegno a rinunciare agli stessi giudizi, che, dietro presentazione di copia della dichiarazione e nelle more del pagamento delle somme dovute, sono sospesi dal giudice. L’estinzione del giudizio è subordinata all’effettivo perfezionamento della definizione e alla produzione, nello stesso giudizio, della documentazione attestante i pagamenti effettuati; in caso contrario, il giudice revoca la sospensione.
Un emendamento di vari deputati leghisti chiede la soppressione dell’aliquota al 42% sulle plusvalenze delle operazioni con criptovalute e il ritorno a quella del 28%. Costo dell’operazione 16,7 milioni nel 2025 da reperire attraverso una corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente iscritto nel Programma ‘Fondi di riserva e speciali’ della Missione ‘Fondi da ripartire’ dello stato di previsione del Mef. Si propone inoltre l’istituzione di un tavolo permanente per incentivare l’educazione finanziaria di cittadini e utenti ad un utilizzo consapevole di piattaforme e strumenti afferenti al mondo delle cripto-attività. Costo pari a 14,7 milioni dal 2025.
Automotive
Verso il rialzo delle risorse per l’automotive. Il ministro delle Imprese Adolfo Urso nel corso del Tavolo Stellantis al Mimit ha detto che si ragione al possibile aumento del fondo auto nel corso della manovra. “Destineremo tutte le risorse del fondo, che pensiamo di aumentare nel corso della manovra, sul fronte dell’offerta, a sostegno delle imprese, soprattutto degli investimenti della filiera dell’automotive”, ha detto.
Stop Iva ridotta chirurgia estetica
Stop all’Iva agevolata sugli interventi di chirurgia estetica: lo prevede un emendamento alla manovra firmato dai deputati pentastellati Ricciardi, Carmina, Dell’Olio, Di Lauro, Donno, Quartini, Sportiello, Torto, chiedendo di destinare le risorse risparmiate al Fondo sanitario nazionale.
Alluvioni
Le opposizioni hanno presentato proposte di modifica per il il rifinanziamento dei fondi per la ricostruzione in Emilia Romagna, Toscana e Marche colpiti da eventi meteo eccezionali.
No revisori Mef nei collegi
Un emendamento proposto da Noi Moderati, ma che trova l’appogio di Forza Italia chiede l’abolizione dell’articolo 112 della manovra che prevede un revisore dei conti del Mef nelle aziende che abbiano ricevuto più di 100.000 euro di contributi.
5 mesi per congedi papà
Alcuni emendamenti dell’opposizione propongono per i padre lavoratori il riconoscimento di un congedo parentale obbligatorio di cinque mesi, fruibile fino a dodici mesi dalla nascita del figlio, anche congiuntamente con la madre. La copertura per la misura arriverebbe dalla riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi. Il congedo verrebbe esteso anche ai lavoratori autonomi.
Rai
Un emendamento alla manovra a firma Luigi Marattin (Misto) chiede di riportare il canone Rai a 70 euro dai 90 euro previsti dal 2025. Secondo il testo della proposta emendativa, il minor gettito calcolato in 430 milioni di euro verrebbe compensato con 120 milioni derivanti dalla riduzione del fondo “per il finanziamento dei provvedimenti legislativi di parte corrente e di conto capitale e fondo per esigenze indifferibili” e con 310 milioni dal Fondo per interventi strutturali di politica economica.
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