Negli ultimi vent’anni, oltre 70mila giovani pugliesi hanno abbandonato la regione per cercare opportunità migliori altrove, con un terzo di essi
Negli ultimi vent’anni, oltre 70mila giovani pugliesi hanno abbandonato la regione per cercare opportunità migliori altrove, con un terzo di essi in possesso di laurea. La situazione, sottolineata da Cgil Puglia attraverso la campagna ‘Tempo Presente’, riflette una realtà caratterizzata da povertà lavorativa, precariato, difficoltà nel trovare una sistemazione abitativa e un generale innalzamento del costo della vita. Nel 2023, il 31% degli adulti tra i 30 e i 39 anni vive ancora con i genitori, un dato aumentato rispetto al 20% del 2001, evidenziando la crescente difficoltà dei giovani a diventare economicamente indipendenti.
La campagna “Tempo Presente. I giovani tra Costituzione, lavoro e sindacato” lanciata dalla Cgil Puglia punta i riflettori su queste problematiche, proponendo una serie di iniziative pubbliche per sensibilizzare e attivare i giovani under 35 su temi come precarietà lavorativa, emigrazione e diritto all’abitare. In questo quadro si colloca anche il sostegno della Cgil ai referendum popolari su questioni legate al lavoro e contro la riforma dell’autonomia differenziata.
Secondo quanto riportato dalla Cgil, i giovani pugliesi sono particolarmente esposti alla povertà lavorativa, uno stato di difficoltà che spinge molti di loro a cercare lavoro al di fuori della regione. Dal 2002 al 2023, oltre 70mila pugliesi under 39 hanno cancellato la loro residenza per spostarsi in altre aree del Paese o all’estero. Tale fenomeno riguarda soprattutto i laureati, che vedono ridursi le possibilità di trovare occupazione stabile e adeguatamente retribuita sul territorio pugliese.
Questa difficoltà si riflette anche nelle percentuali crescenti di giovani adulti costretti a vivere ancora con la famiglia: il 31% dei pugliesi tra i 30 e i 39 anni risiede ancora presso il nucleo familiare, contro il 20% di vent’anni fa. Tale incremento segnala la crescente pressione economica sui giovani, che faticano a sostenere le spese di un’abitazione propria, anche per via dell’innalzamento dei costi di affitto e di vita in generale.
Il sindacato ha scelto l’Aula “Aldo Moro” del Dipartimento di Giurisprudenza come luogo simbolo per inaugurare questa campagna, con l’obiettivo di raccogliere le testimonianze dei giovani pugliesi e far emergere le loro istanze su questioni come disoccupazione, dispersione scolastica e diritto alla casa. La Cgil intende inoltre promuovere una maggiore partecipazione alle campagne referendarie, evidenziando la necessità di riforme strutturali che possano migliorare le condizioni lavorative, economiche e sociali delle nuove generazioni.
La situazione delle donne in Puglia si presenta ancora più difficile: l’accesso al mercato del lavoro è gravemente ostacolato, e la regione registra livelli di gender gap tra i più alti d’Europa. La disparità di genere è un ulteriore aspetto che penalizza il tessuto economico e sociale pugliese, dove le donne incontrano ostacoli significativi nell’inserimento lavorativo e nella progressione di carriera.
In un contesto che appare così complesso e sfavorevole, l’obiettivo di ‘Tempo Presente’ è promuovere l’aggregazione e il confronto tra i giovani pugliesi, creando spazi di riflessione e di elaborazione politica che possano contribuire a costruire soluzioni concrete. Le iniziative proposte dal sindacato coinvolgeranno diverse aree della regione, cercando di coinvolgere giovani di diverse fasce, dai lavoratori precari agli studenti, fino ai disoccupati.
La campagna mira anche a rafforzare il dialogo intergenerazionale e a valorizzare il ruolo dei giovani nella costruzione del futuro della Puglia, ribadendo l’importanza di un impegno comune per affrontare le sfide sociali e lavorative.
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